Parte con una sorpresa la Coppa Italia che vede subito ribaltata la questione teste di serie: Roma infatti ha sconfitto la più quotata Cantù dominando per tre quarti prima di rischiare di gettare tutto alle ortiche negli ultimi minuti. Mostruosa prestazione di Gigi Datome che guida l’Acea con 22 punti e 12 rimbalzi per 30 di valutazione. Finisce subito l’avventura dei brianzoli, finalisti nelle ultime due edizioni, ma troppo passivi nei primi trenta minuti prima del tentativo di rimonta firmato Tabu (24)
L’inizio della Coppa Italia 2013 targata RCS è tutto di marca capitolina: Gani Lawal è un rebus insolvibile per la difesa canturina, quando entra in partita anche Gigi Datome è già tempo di un time out per coach Trinchieri. Un paio di giocate di Brooks tengono a galla i brianzoli ma è una tripla di capitan Mazzarino, imitato poco dopo da Leunen, a dare a Cantù il primo vantaggio. Un parziale di 11-0 griffato Datome restituisce l’inerzia della gara all’Acea che chiude i primi dieci minuti sul 25-18.
La squadra lombarda ci prova ma Lawal (19) e Datome tornano al lavoro non concedendo il rientro alla formazione che per l’occasione è sponsorizzata FoxTown. Sono le triple di Leunen e compagni (7/10 a metà) a tenere in vita Cantù che va sotto anche di 12 in seguito ad un fallo tecnico fischiato a Mancinelli, già gravato di 3 falli. Roma dimostra la consueta solidità, ma una bomba sulla sirena di Mazzarino riporta a -6 Cantù (50-44) a metà gara.
La quarta tripla su quattro tentativi di Leunen (19 alla fine) accorcia le distanze ad inizio terzo quarto ma un eroico Czycz rilancia l’Acea, dominante sotto i tabelloni. Un devastante canestro in fade away di Datome, replicato da un layup di Lawal, costringe al timeout Trinchieri con i suoi sotto di 11. Il ritorno in campo di Mancinelli non cambia le cose: il polacco Czycz (19) e la superiorità a rimbalzo degli uomini (18-2 nei rimbalzi offensivi) di Calvani mandano le squadre all’ultimo mini-riposo sul 69-54.
Ad inizio quarto periodo la musica non cambia: Datome trova l’ennesima magia che vale il +19, ma Aradori (15) e Tabu hanno ancora la forza per creare un parziale di 12-0 che riapre la partita con 5 minuti sul cronometro. Taylor, semi disastroso per 35 minuti, trova due canestri che valgono nuovamente la doppia cifra di vantaggio. Cantù di classe ed esperienza trova canestri importanti e con 100 secondi da giocare ha solo un punto da recuperare. La risposta arriva ancora da Taylor (14) che ferma la grandinata brianzola con un floater. Tabu, trascinatore nel quarto periodo, fallisce un libero, perde un pallone sanguinoso ma poi spara una tripla di tabella che regala ancora il -1 ad una ventina secondi dal termine. Una stoppata, clamorosa quanto difficile da giudicare, di Gigi Datome chiude il match, portando l’Acea direttamente alla semifinale.