La Coppa Sila è una classica, un appuntamento molto atteso da tutti gli appassionati calabresi di automobilismo, soprattutto considerando la sua “tradizione” ed il fatto che sia giunta alla trentaseiesima edizione e che sia valida per il Trofeo nazionale di velocità in montagna. L’aspetto ancor più importante da sottolineare, relativamente all’edizione 2014, è relativo al nome del vincitore e, soprattutto, alla sua “origine familiare”. Si tratta, infatti, di Domenico Scola, nipote di don Mimì Scola, uno dei più famosi e importanti esponenti dell’automobilismo calabrese e nazionale. Il giovane Domenico Scola ha, dunque, deciso di percorrere le orme del grande Mimì e i risultati ottenuti “in pista” dimostrano come sia vero in tal caso il detto “buon sangue non mente”. Domenico Scola ha infatti realizzato un tempo stratosferico: record sul percorso di 11,9 chilometri in 5’, 57”62 e già sabato, durante le prove ufficiali, aveva abbassato il record assoluto del toscano Mauro Nesti, di ben 4 secondi. Il tutto sotto gli occhi orgogliosi e soddisfatti di don Mimì che lo ha seguito con attenzione, affetto e entusiasmo affermando che il giovane Domenico Scola “non corre ma vola”.
Nella classifica assoluta della Coppa Sila seguono Antonino Iaria con 6’25”89, Francesco Ferragina con 6’33”68 e Leonardo Nicoletti con 6’39”11. Domenico Cubeda, avversario di Domenico Scola junior, è stato vittima di un incidente subito dopo la partenza e, fortunatamente, non ha riportato conseguenze. Oltre all’aspetto prettamente agonistico, poi, da segnalare la parata di Ferrari che ha aperto la competizione e la presenza di due padrini d’eccezione: in primis, Domenico Scola (per ammirare il suo erede) e il presidente dell’Automobile club di Cosenza Giovanni Forciniti. I due hanno dato il via alla gara con le apposite bandiere e, così, le auto sono partite attraversando la strada silana: il percorso ha interessato i quattro comuni di Celico, Spezzano Piccolo, Spezzano della Sila e San Pietro in Guarano ed all’organizzazione dell’evento hanno contribuito fattivamente anche l’Aci e la Provincia di Cosenza.
Madrina dell’evento la calabrese Elisabetta Gregoraci, moglie di Flavio Briatore, ex manager di Formula Uno: pertanto, la Gregoraci si è detta orgogliosa di presenziare alla Coppa Sila affermando: “l’automobilismo e la mia terra ce l’ho nel cuore e io sono sempre felice quando posso dare un contributo alla Calabria e allo sport preferito da mio marito Flavio”.