Svolta nelle indagini dei due fidanzati uccisi dal monossido di carbonio. Si apprende che sono stati emessi alcuni avvisi di garanzia anche per chi ha montato la caldaia.
L’ipotesi è omicidio colposo e sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura, i l padre e il nonno della ragazza morta, Nino e Giovanni Sanna, rispettivamente 66 anni e 88 anni, e quelli di due impiantisti che si sono occupati in periodi diversi dell’impianto dal quale si è sprigionato il monossido di carbonio. Si tratta di Paolo Carta e Ottavio Magri, entrambi di Tempio.
Oltre agli avvisi di garanzia è stato conferito l’incarico per il medico legale Salvatore Lorenzoni e nei prossimi giorni i vigili del fuoco e uno specialista controllerà tutte le parti dell’impianto di riscaldamento.
Ricordiamo che Enrico Gustavo Vasa, di 38 anni, di Aggius ma residente a Milano, e di Francesca Sanna, di 34, di Aglientu avevano perso la vita all’interno di un’abitazione di Aggius, e precisamente in via Monti Dibò.