La sentenza riguarda il caso di una coppia di donne austriache e dal figlio di una di loro, coppia per la quale la Corte europea applica gli stessi diritti delle coppie eterosessuali. Infatti per i magistrati di Strasburgo il governo austriaco non ha dimostrato che vi è una differenza, per i minori, nell’adozione da parte di due gay o etero. Così, se in un coppia gay uno dei conviventi ha un figlio, può essere adottato dalla coppia. Etero o gay non fa differenza. Il legame con il genitore naturale, in caso di adozione, viene spezzato: l’orientamento sessuale dei componenti della nuova famiglia non può tradursi in atti discriminatori.
due donne e un figlio (o due) sono una famiglia
In Austria l’adozione è possibile anche da parte di non sposati: il tribunale austriaco aveva respinto la richiesta di adozione quindi le due donne hanno presentato ricorso assieme al minore. E’ una sentenza definitiva, emessa dalla Grande Camera della Corte di Strasburgo: i princìpi quindi valgono per tutti i 45 Stati membri, i quali però non sono obbligati a riconoscere questo diritto alle coppie omosessuali non sposate.