Corada allontanato dal popolo dell’acqua: “Niente politici, niente passerelle” (tranne un applauso a Torchio)

Le metamorfosi parallele del Pd e di Torchio sono impressionanti, per chi consideri il lungo periodo. Del Pd il comitato acqua pubblica non si fida molto. Il motivo è palese. Il Pd ha presentato un progetto di legge sulla gestione dell’acqua, che prevedeva proprio la società mista del tutto esclusa dal concetto fondamentale di bene comune. Parte del Pd ai referendu

Gian Carlo Corada, ex sindaco, suoi gli articoli più profondi e intelligenti che escano sul giornale La Provincia, nella sua rubrica storico-filosofica

m ha votato no, altri sì.

Il movimento referendario non è politico, è davvero impossibile etichettarlo. E’ un fenomeno nuovo, che ha introdotto con grande forza elettorale e con entusiasmo il concetto di “bene comune”. Più che un’ideologia, c’è un’idea e molto seria.

Gian Carlo Corada, proprio lui, l’ex sindaco di Cremona, è sceso da palazzo comunale, si è avvicinato al comitato per alzare una bandiera, ma gli è stato chiesto di allontanarsi: “Preferiamo evitare passerelle di politici, non abbiamo buoni rapporti col Pd, non è un fatto personale”. Corada ha sostenuto che si era battuto per un’ora e mezza in consiglio comunale, dove in effetti il Pd e le altre forze d’opposizione sono intervenute con determinazione.

Il problema è l’efficacia. Salini ha detto subito che voleva privatizzare secondo il modello di società mista, e in oltre un anno l’opposizione non è riuscita a fermare questo attacco al referendum. Salini è determinato, cinico, non si pone problemi, agisce, anche forzando le regole.

Il Pd sembra deperire per eccesso di correttezza pur essendo il primo partito italiano e cremonese.

Giuseppe Torchio si è battuto a propria volta: da presidente della provincia è stato a un passo dal formare il gestore unico. Dasti (Padania Acque) è stato tra coloro che hanno trovato motivo per fermare l’amministrazione provinciale governata dal centrosinistra. L’ex Dc (o ancora Dc) Giuseppe Torchio si è inoltre impegnato non poco sui temi ambientali. E’ stato poi accusato di aver detto sì allo stoccaggio di gas di Bordolano. Nel bene e nel male, guarda caso, un democristiano ha ricevuto un riconoscimento da un movimento che non fa compromessi. Il movimento blu resta naturalmente autonomo dalle forze politiche, va precisato.

Gian Carlo Corada è attaccato a ripetizione, sembra il capro espiatorio di tutto quel che succede, che abbia ragione o torto è sempre colpa sua, tutto! Al di là del siparietto di ieri sera, si è assistito all’incredibile attacco di Federico Fasani sull’Inviatoquotidiano di Triboldi-Salini.

“Il Pd ha devastato Cremona”, questo il titolo. Senza commento. E con la pubblicità di chi realizza lo stoccaggio di Bordolano sopra la testata (Stogit spa). Ecco chi crea problemi.