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Corada e il parco fotovoltaico costruito “a sua insaputa”!

Creato il 10 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Credevamo che si pagassero le case o i viaggi, le vacanze o altri lussi all’insaputa del beneficiario, come si usa tra i politici più moderni (e presi con le mani nel sacco), ma quella del parco fotovoltaico è una novità. C’era una volta un sindaco che pare non sapesse che stavano costruendo un parco fotovoltaico, opera sin troppo legale per i tempi di oggi. Solo a Gian Carlo Corada capitavano queste cose!

Corada e il parco fotovoltaico costruito “a sua insaputa”!

Il parco fotovoltaico dell’Aem, risalente al 2008

Attaccato istituzionalmente dal centrodestra, l’ex primo cittadino rimane a volte defilato, non interviene personalmente, ma nemmeno la sua squadra, al governo della città per dieci anni, oltre che della Provincia, guarda indietro. E così pare che sia sempre tutta colpa di Corada e che nemmeno lui sappia che cosa ha fatto. Non si discute neanche più di come l’ex sindaco di Cremona ha amministrato. Per 900 voti ha vinto Oreste Perri e dieci anni coradiani sono stati spazzati via. Oblio cremonese, nebbia assoluta. Corada?! Chi era costui?

E così oggi si sostiene che “Il fotovoltaico a Cremona non è stato fatto per abbattere la spesa energetica”. Il consigliere del centrodestra che ha fatto l’osservazione intendeva un’altra collocazione tuttavia un parco fotovoltaico c’è, l’ha realizzato l’Aem e la foto brilla nel sito dell’azienda cremonese, ecco che cosa intende la difesa d’ufficio.

Insomma a ognuno il suo fotovoltaico, non facciamo finta che quello che è stato fatto non ci sia più. Anche l’ex sindaco Gian Carlo Corada si è dato da fare, e l’Aem nel 2008 il parco l’ha realizzato.

La foto è eloquente, la descrizione offerta dal sito di Aem non risparmia una parola. Non resta che godersi questo parco fotovoltaico  d’epoca. Epoca coradiana. D’attualità, non da museo!

E’ considerato uno dei parchi più importatni d’Italia ed il secondo, per dimensioni, in Lombardia:
il Parco Fotovoltaico incorpora: 3.000 pannelli su un’estensione di 10.000 metri quadrati, con una potenza di picco installata di circa 520 kilowatt per una produzione annuale di mezzo milione di kilowattora elettrici, capaci di soddisfare il fabbisogno di 200 famiglie.
Da sottolineare inoltre la valenza ecosostenibile: consentirà di evitare l’immissione nell’atmosfera di 400 tonnellate di CO2 all’anno, con un risparmio energetico di 125 mila tep (tonnellate di petrolio equivalente).
Progettazione, direzioni lavori, avviamenti e collaudi sono stati seguiti direttamente da Linea Energia - società del gruppo 
LGH - presieduta da Romano Angelo Gandossi. Un progetto dunque, di grande rilievo sia per l’azienda, unico azionista dell’impianto, che per le comunità locali.
La procedura di conversione dell’energia solare tramite la tecnologia fotovoltaica sta avendo oggi una significativa diffusione sia, per una più ampia coscienza eco compatibile sia, per il sistema di incentivazione (conto energia) introdotto dal Legislatore.
Per l’Italia la percentuale complessiva di produzione da fonti rinnovabili si attesta attorno al 16% e il resto del fabbisogno energetico italiano è praticamente saturato da energia acquistata all’estero. L’utilizzo del fotovoltaico dovrebbe consentire, a breve termine, uno sviluppo più accelerato della domanda e conseguentemente anche dell’offerta inducendo così un abbassamento dei prezzi dei pannelli.

Ed è proprio in questo scenario in evoluzione che si inserisce il progetto del Parco Fotovoltaico di Cremona, fortemente voluto dalla Holding e che coinvolge le competenze della neonata Linea Energia, che finanzia e segue l’intero progetto dal dimensionamento iniziale sino alla realizzazione.

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