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Cordova: Alcàzar e Mezquita

Da Sara
Cordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaSe a Granada simboli e architetture del potere politico-militare e spirituale sono concentrati in un unico luogo, ovvero quel magico microcosmo cinto da mura che è l'Alhambra, a Cordova le funzioni sono geograficamente divise: per il ministero di Allah o di Dio, che in fin dei conti penso sia la stessa cosa, c'è la grande Moschea-Cattedrale, cuore della città medievale,  per quello degli uomini, a breve distanza, l'Alcàzar de los Reyes Cristianos.
Cordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCostruito nel 1300 sui resti di precedenti edifici romani e arabi, il castello-roccaforte nasce come palazzo residenziale e ospiterà anche Isabella e Ferdinando che nel 1486 incontreranno qui per la prima volta Cristoforo Colombo. I giardini a terrazze sono assolutamente magnifici e abbondano vasche, fontane, fiori, aranci e siepi tagliate ad arte. Mi sono però chiesta se i sovrani sentissero mai il bisogno di riposarsi poggiando gli aulici posteriori perché in giro nemmeno una panca di pietra; chi lo sa, forse i reali sono fatti di una pasta diversa di noi poveri plebei.
Cordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaNella fortezza ci sono degli spazi museali che ospitano pregevoli mosaici di epoca greco-romana rinvenuti durante lavori di restauro degli  anni '50, fra cui una maschera del dio Oceano e una testa di Medusa del  II°-III° dell'era volgare; da notare fra l'altro che il grande Seneca  e il poeta Lucano sono entrambi nati a Cordova.  Immerse nell'antichità fra un reperto e un altro, veniamo improvvisamente rituffate nella modernità da un rumore assordante sulle nostre teste: già, fra vecchie mura e torri merlate, in un cielo che più blu non si può, appare un Icaro dei nostri giorni che sfida il sole e non si brucia le ali. Cordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaE veniamo a quel LUOGO STRAORDINARIO, ASSOLUTAMENTE STRAORDINARIO, che è la moschea-cattedrale di Cordoba. Moschea-cattedrale appunto, e tutta la peculiarità del luogo è racchiusa in queste due parole, architettonicamente e non solo, antitetiche. Personalmente avrei preferito  che bellezza e stile del luogo rimanessero intatti, nessun ampliamento  e rimaneggiamento con la navata rinascimentale e la torre barocca  sul preesistente minareto. Non la si poteva fare da un'altra parte una cattedrale da sbalordire il mondo? E per un'istante Carlo V° deve aver pensato parimenti se è vero che, pentito al termine dei lavori, avrebbe detto: "Avete distrutto una cosa unica al mondo".Cordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaPassi per la zona dedicata alle abluzioni rituali dell'antica moschea trasformata in un cortile piacevolmente ombreggiato di aranci che funge da ingresso principale della Mezquita, ma perché mai stucchi e riccioli barocchi spuntano dagli austeri e sobri archi moreschi? Perché mai la Cappella Maggiore sorge al centro della terza moschea al mondo in ordine di dimensioni? Perché mai i rivestimenti rinascimentali ricoprono i nudi pilastri ? Perché mai Crocefissi, Madonne, Santi e angeli laddove qualunque rappresentazione sacra era vietata o bassorilievi di storia sacra biblica inseriti negli archi a strisce bianche e terracotta?  Cordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaAmo l'eclettico, la mescolanza di stili, le inserzioni di moderno nell'antico o viceversa, ma alla Mezquita di Cordova avrei preferito che nulla offendesse la bellezza originaria del luogo. Certo si tratta di una storia complicata, molto complicata e quanto a rispetto non brilla proprio nessuno. Non gli arabi, che divenuti padroni indiscussi di Cordova nel 711, a fine di quello stesso  secolo erigono la grande moschea sopra i ruderi dell'antica chiesa cristiana visigota di San Vincenzo che avevano raso al suolo, come hanno dimostrato gli scavi archeologici. Non i cristiani che riconquistando la città nel 1236, con demolizioni, ampliamenti e aggiunte a partire dal XVI° secolo ne fanno una cattedrale. Una cattedrale nel cuore della moschea che richiederà quasi 250 anni di lavori. Cordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e Mezquita STRAORDINARIO, ASSOLUTAMENTE STRAORDINARIO, l'ho già scritto e mi ripeto. Straordinario non solo per la particolarità del luogo e la sua varietà stilistica, ma anche per i significati che ci stanno dietro sulla storia dell'uomo. Ho letto fra l'altro che nel 2004 i mussulmani spagnoli hanno presentato una petizione per poter nuovamente pregare nella Mezquita, ma pare che il Vaticano non abbia acconsentito alla richiesta. Cordova: Alcàzar e Mezquita
Cordova: Alcàzar e MezquitaCordova: Alcàzar e MezquitaPer fortuna l'Inquisizione non inquisisce più da svariati secoli e la Spagna dei nostri tempi è religiosamente "pacifica", però la Torre del Alminar alta quasi cento metri (il campanile barocco costruito sul minareto della moschea), è ben visibile a ricordare il suo potere da ogni punto della città e fa capolino in fondo ai vicoli quando meno te l'aspetti. -Non si sa mai, sempre meglio essere politically correct- si sarà detta quella cicogna che disdegnando tetti profani ha preferito farsi il nido sul campanile di una chiesa: la prudenza non è mai troppa.

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