L’edizione Coreografia d’arte 2012 vede quest’anno la partecipazione straordinaria di un compositore e pianista d’eccellenza, Stefano Gueresi durante i due spettacoli dedicati all’opera di Emilio Tadini “L’occhio della pittura” con la coreografia di Federicapaola Capecchi (il 24 novembre alle 20.30 e il 30 novembre alle ore 21,45: OpificioTrame|Federicapaola Capecchi & Emilio Tadini, L’occhio della pittura).
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–’–’–’’×–’°–×–’Nel corso del Festival saranno esposte anche le immagini del progetto TrasAPPearence di Patrizio Vellucci e Donato Matturro: un chiaro esempio di come oggi la tecnologia può amplificare, arricchire e trasformare l’espressione artistica. Dicono gli autori: “Al di là dell’aspetto formale e della tecnica utilizzata un’opera d’arte è sempre stata portatrice di significati ulteriori che, più o meno evidenti, si incontrano in essa. In questo caso le opere stesse diventano strumento per l’accesso ad ulteriori contenuti: oggi la tecnologia ci permette di realizzare materialmente l’operazione di ‘rimando’ e ‘associazione’ a significati ‘aggiuntivi’; rimando che in gergo tecnologico significa ‘link’ ovvero collegamento ipertestuale. In questa operazione abbiamo utilizzato forme di collegamento ipertestuale codificate (Qr code) per proiettare l’opera nella dimensione partecipativa e di condivisione tipica del web 2.0..Il contenuto estetico già insito nell’aspetto grafico del codice è stato valorizzato per diventare a volte struttura, a volte elemento decorativo. Al suo significato tecnologico si aggiunge un’ulteriore significato formale. Il codice tecnologico diventa il codice genetico ovvero l’elemento di continuità tra le varie opere. Per accedere ai contenuti anche lo spettatore deve chiedere aiuto alla tecnologia, a strumenti di decodifica che nello specifico sono smartphone o tablet. In questo modo l’opera diventa anche applicazione, strumento per uscire dai suoi stessi confini. Per noi questo rappresenta lo step intermedio per il traguardo finale di coinvolgimento dello spettatore nella creazione stessa dell’opera. Puntiamo, con l’utlizzo di strumenti analoghi e quindi attraverso l’interattività, a rendere i confini “con” “fini” ovvero condividere le finalità”.
Terminato il Festival, a dicembre i lavori proseguono in vista della IV° edizione (2013) con un Percorso di Ricerca e Composizione Coreografica. Sei, tra danzatori, attori, performers, coreografi, registi, saranno selezionati e verranno accompagnati e supportati nelle diverse tappe di studio previste. A conclusione, 2 dei partecipanti, giunti fino alla fine del percorso (giugno 2013), verranno invitati alla realizzazione di una propria performance/work in progress, per la IV° edizione di Coreografia D’Arte. Il festival si propone, fin dalla prima edizione 2009, di favorire la costruzione di un laboratorio di creazione, incontro, lavoro, formazione, ricerca e scambio per gli artisti.