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Riusciranno le due agenti, l'una l'opposto dell'altra sia fisicamente che dal punto di vista caratteriale, a trovare un intesa per catturare il pericoloso criminale?
Paul Feig da regista ha un curriculum televisivo lunghissimo e luminosissimo ( The Office, Arrested Development, Nursie Jackie tanto per fare qualche nome) e un paio di anni fa si segnalò per una delle più belle commedie dell'anno, Le amiche della sposa, una boccata d'ossigeno vera nel panorama un po' annacquato della commedia hollywoodiana.
Dopo un paio d'anni ritorna con una commedia action, Corpi da reato, in cui si applica scrupolosamente al genere buddy movie declinandolo però al femminile.
A dir la verità non siamo di fronte a un capolavoro o a qualcosa di clamorosamente originale, però Corpi da reato, pur avvicinandosi pericolosamente allo stereotipo della commedia poliziesca e alla presentazione di personaggi di cui immaginiamo subito quale sarà l'evoluzione ( il personaggio della Bullock che da arida precisina e antipatica diventa simile alla sua collega, un vero fiume in piena di parolacce e sconcezze), intrattiene più che decentamente perchè in certe parti si avverte la mano e l'ispirazione di Feig, la stessa che lo aveva guidato alla riuscita de Le amiche della sposa.
Corpi da reato proprio come il suo predecessore vale più per le divertenti digressioni, per le improvvisazioni, per le notazioni a margine che Feig si diverte a inserire che per la vicenda da narrare.
La parte migliore è sicuramente quella in cui è in scena la famiglia dell'agente Mullins, un vero concentrato di violenza verbale comica e situazioni paradossali, oppure alcuni dialoghi come quelli con l'agente della DEA albino ( preso in giro dalla Mullins in barba a qualsiasi standard di politically correct) oppure la sequenza della nottata al pub in cui le due fanciulle finalmente "fraternizzano" e cominciano a muoversi all'unisono per raggiungere l'obiettivo comune.
Come poliziesco il film non vale poi molto, anzi l'intrigo che sta alla base della vicenda è quasi maltrattato dal regista che sembra interessarsi ad altro, cioè al versante comico, meglio se infarcito di voglarità di ogni tipo.
Il personaggio della Bullock è praticamente una mezza replica del personaggio della poliziotta pin up recitato in Miss Detective e relativo seguito Miss FBI.
Qui accetta di buon grado il ruolo di spalla a una specie di mortadella con le unghie che risponde al nome di Melissa McCarthy ( a proposito nella locandina hanno proprio esagerato col Photoshop) che è la vera protagonista del film e che sta ottenendo un successo veramente degno di nota.
Come questo film che negli USA ha incassato circa 160 milioni di dollari e ora si sta muovendo per conquistare il mondo.
Evidentemente la commedia politicamente scorretta sta vivendo un periodo d'oro in quel di Hollywood, in barba a censure e divieti vari....
Già si parla di un possibile sequel.
( VOTO : 6,5 / 10 )
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