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Corpi di Gloria di Giuliana Altamura

Creato il 28 gennaio 2014 da Dida

Corpi di Gloria di Giuliana AltamuraLa libertà non è che il momento pieno di speranza in cui la grande malata – per un’ora o un secondo intero – chiude gli occhi e si addormenta Il Sud spento, fermo, atavico e polveroso. L’adolescente problematica, il giovane uomo in fuga da un mondo che non lo accetterà mai, il bullo del quartiere e la ragazza bella che chiede solo di essere amata. La gioventù bruciata dell’italietta dei vizi, sublimata da Giuliana Altamura, al suo esordio con Marsilio, nella calda e torrida estate pugliese. Corpi di Gloria è un romanzo dalle atmosfere calde, rarefatte e asfissianti. Il lettore infatti percepirà il caldo della campagna pugliese, il frinire ossessivo della cicale e il tremolio dell’aria che muove l’orizzonte. Il corpo del lettore, quindi, come quello dei protagonisti del romanzo diventerà ingombrante a tal punto da arrivare a perdere consistenza e l’unica cosa che sembrarà muoverlo è quell’istinto atavico e primordiale che si ostina a trascinarsi, stanco e sfatto, sotto il caldo sole pugliese. Gloria, Andrea, Cris e Nic provano ad astrarsi, a sfuggire da quella morsa soffocante, da quell’aria muta e immobile e da una terra che con il suo calore sfianca, confonde e uccide senza dolore. Nonostante le vite al limite fatte di azzardi ed eccessi i nostri protagonisti corrono ma non sfuggono, si fanno del male ma non provano dolore. Sono fermi, immobili, ingoiati, inglobati, sublimati e impietriti da tutto quel calore e da una luce innaturale, che cela ombre, timori, sogni e rimpianti. Attraverso una narrazione scorrevole, imparziale e raffinata la Altamura ci consegna il ritratto di una gioventù bruciata dal sole della bella Puglia, stremata da una città che vive di stereotipi che non le appartengono e completamente inconsapevole della propria fisicità, del proprio posto del mondo, del proprio potenziale. Un esordio da non perdere, un romanzo da vivere e divorare. Alla prossima Diana 

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