Corpo di donna , poesia di Pablo Neruda

Creato il 08 marzo 2013 da Alessiamocci

“Corpo di donna”

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche, 
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono. 
Il mio corpo di rude contadino ti scava 
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra. 
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli 
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione. 
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un’arma, 
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda. 
Ma viene l’ora della vendetta, e ti amo. 
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo. 
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d’assenza! 
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste! 
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia. 
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto! 
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane, 
e la fatica rimane, e il dolore infinito.
Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), è stato unpoeta e attivista cileno. Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea. Scelse l’appellativo d’arte Pablo Neruda, in onore dello scrittore e poeta cecoslovacco Jan Neruda, e che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. È stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la Letteratura.


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