Corrado Parise, calabrese di Campana, in provincia di Cosenza, quarant’anni sorpassati da poco. Educatore della cooperativa sociale “Il Gabbiano” di Alessandria, quarant’anni superati da poco, vicino alle istanze LGBT, per qualche anno è stato segretario del Partito Democratico cittadino. Alla “Pulce” aveva promesso che si sarebbe impegnato per riorganizzare un’associazione per gay e lesbiche, ma evidentemente ci sono altre priorità (le elezioni). E’ infatti il primo candidato ufficiale alle primarie per le amministrative 2012, sebbene il suo partito stia ancora discutendo come farle, se solo di partito o estese alla coalizione (i partiti minori, sulla seconda opzione si oppongono). Liberalsocialista, di spirito combattivo, non ha mai seguito la massa, e per questo non era ben visto dalla nomenklatura democratica. Tra una protesta per le strisce blu e un post sul sito www.pdalessandria.net (dopo di lui nessuno dei tanti coordinatori locali l’ha più aggiornato) ha deciso di avere un’opinione su tutto (anche in controtendenza, come quando ha detto di voler abolire le province o di non piacergli questa politica), dotandosi persino di uno staff per le pubbliche relazioni. Così al quartier generale del PD si sono incavolati. “Se si pensa che il problema per ridare un buon governo ad Alessandria sia smarcarsi o differenziarsi dal Partito Democratico, si rischia di deragliare e di riconsegnare la città alle destre”, scrive Daniele Borioli, il grande capo provinciale, che per cercare di ricompattare i ranghi usa una metafora calcistica. “Noi vogliamo mettere la nostra coalizione, e il suo candidato sindaco, nelle condizioni di giocare la partita giusta, per vincere il campionato, con assoluto spirito di servizio. Ben sapendo che sarebbe difficile per chiunque affermarsi senza un PD solidamente schierato a centrocampo”. Parise contro tutti.
Candidati. Giovanni Rattazzo, il comandante della Polizia Provinciale è il candidato sindaco per la lista “Crescere Insieme” che si presenta fuori dalle coalizioni. Renato Kovacic, il dipendente Aristor che vinse una causa di lavoro ed è conosciuto per le sue proteste con catene e striscioni sotto il comune, è l’uomo di punta per la lista “Comunisti sinistra popolare”.