Corrado Passera presenta un nuovo movimento, Italia Unica

Creato il 25 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
feb 25, 2014    Scritto da Ludovico Macario    Attualità, Politica 0

Corrado Passera presenta un nuovo movimento, Italia Unica

L’ appuntamento di ieri a Roma all’ Aranciera di San Sisto ricorda molto da vicino alcune esperienze politiche degli ultimi anni. Poco meno di un migliaio di persone si sono date appuntamento per assistere al lancio di un nuovo soggetto politico, creatura plasmata ad immagine e somiglianza di una classe sociale sempre più in difficoltà nel nostro paese, la medio – alta borghesia.

A presentare il progetto di “Italia Unica” il suo promotore e fondatore, Corrado Passera. L’ex Ministro dello Sviluppo Economico ha lanciato un’idea che percorre una strada da altri già intrapresa – Montezemolo, Giannino e lo stesso Monti – che pone al centro del programma temi soprattutto economici. Il paragone con la proposta di ” Fare per fermare il declino”, in particolare, pare abbastanza evidente.

Il programma prevede un massiccio ricorso alle privatizzazioni, maggiori investimenti sull’istruzione – privata – e riforma del mercato del lavoro, il tutto all’insegna di una rigorosa meritocrazia.

Il suo pacchetto richiede un investimento di almeno 400 miliardi di euro inseriti in un unico progetto. In particolare, 200 miliardi sono destinati a lavoratori e imprese, 200 alle banche. Per la voce “lavoratori” è previsto l’incasso del trattamento di fine rapporto al netto delle tasse e la possibilità di stipulare contratti che consentano di veder pagati il doppio gli straordinari. Per la voce “imprese”, viene posto sotto i riflettori un tema – bandiera anche della campagna di Oscar Giannino: restituzione dei crediti che le aziende vantano nei confronti della pubblica amministrazione. Infine, per la voce “crediti bancari”, gli investimenti serviranno per agevolare le banche nel concedere finanziamenti alle imprese e alle famiglie, spingendo così l’acceleratore sui consumi.

Si tratta di un  sistema insomma che mira a ricondurre lo Stato nell’alveo di controllore – guida, privandolo del ruolo poco “fair” di giocatore.

Per quanto riguarda la tassazione, il programma si prefigge un taglio di 50 miliardi mediante spending review e premi per il pagamento dell’ Iva mediante strumenti informatici.

L’obiettivo è attirare gli elettori “liberali” soprattutto di centrodestra. Italia Unica, che per ora è solo un movimento, ma aspira a diventare partito dovrà fare i conti con una situazione politica  - e forse anche una legge elettorale, se l’ Italicum divenisse realtà – poco favorevole alle “neo formazioni”.

L’esperienza di Fare per Fermare il declino e Italia Futura hanno insegnato che non bastano cervello e programmi economici, soprattutto con un avversario come Grillo che sa parlare molto bene alla pancia delle persone. La scarsezza di temi sociali e l’eccessivo tecnicismo potrebbero pericolosamente portare ad un allontanamento della fetta elettorale più importante del paese, che certo non è quella degli imprenditori.

Nelle dichiarazioni di Passera alla convention romana di Italia Unica non trapelano informazioni in merito a possibili future alleanze. Di Renzi si critica la volontà di voler proseguire sul cammino delle larghe intese, di Berlusconi la visione “familista” e poco meritocratica della politica.

Pare evidente che l’elettorato a cui si rivolge il movimento sia lo stesso individuato dai predecessori già citati, vedremo se la scena politica dei prossimi mesi lascerà spazio a questo nuovo concorrente.


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