Correggio e la sensualità morbida emiliana

Correggio, Giove e IoE' proprio ad Antonio Allegri da Correggio, che si deve la prima mutazione sensuale in area emiliana, lui praticamente coetaneo di Tiziano, nato ancora nel Quattrocento e capace di portare la rivoluzione umanista e rinascimentale verso la sublime atmosfera dell'ambiguità, verso le prime cosce lunghe della pittura italiana, quelle che forse hanno fatto allungare i colli al Parmigianino.Correggio è padre della sensualità transpadana e prozio del classicismo dei Carracci, non poteva evitare di affrontare gli amori di Giove, come non lo potrà Tiziano per il severo suo cliente spagnolo.Di tutti i tradimenti e le scappatelle di Giove, la più eterea è senz'altro quella praticata in veste di nuvola e che qui vi propongo nel dipinto che potete ammirare a Vienna al Kunsthistorisches Museum.Prototipo di morbidezze bianche raggiunte grazie ad una tecnica d'impasto allora totalmene innovativa, il dipinto ha un impatto surreale, dove la faccia e le mani di Giove vanno più intuite che viste. E corrispondono qui all'abbraccio della fortunata con uno zampone da orso e al bacio naso a naso!Non riesce mai il Correggio a evitare il movimento a spirale nelle sue composizioni, tutto deve roteare, talvolta come nel vento, qui come in una sospensione. E in questa spirale si nasconde il virus che contaminerà prima la scultura del Mochi e poi gli angeli del Caravaggio, per giungere dopo un secolo di maturazione, agli svolazzi di Bernini!