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Corri uomo corri (aka: Un uomo e un coltello) (aka: Run man run) (aka: Big Gundown 2)

Creato il 20 luglio 2011 da Robydick
Corri uomo corri (aka: Un uomo e un coltello) (aka: Run man run) (aka: Big Gundown 2)1968, Sergio Sollima.
Eccomi finalmente ad un altro western di Sollima, uscito un anno dopo esatto il precendentemente recensito "Faccia a faccia", altro grande Cult per me come questo. Stavolta c'è solo Tomas Milian come assoluto protagonista (non c'è Gian Maria Volonté) pur con un contorno di attori "semi-protagonisti", cast internazionale, di tutto rispetto. Tratto comune di entrambi i film però la grande spettacolarità di alcune scene, l'azione continua e coinvolgente, contenuti interessanti in termini di valori umani e sociali, pure un po' di contesto storico. Manca nulla per vederlo!
Ladruncolo messicano abilissimo coi coltelli, non a caso lo chiamano Cuchillo, con una donna che lo segue ovunque pur di averlo suo, si troverà quasi suo malgrado coinvolto in un affare molto più grosso al piccolo cabotaggio al quale è abituato. In prigione conoscerà Ramirez, poeta e capo carismatico della Rivoluzione messicana che verrà liberato inspiegabilmente dal governo, prima della scadenza della pena. Ramirez capisce che in realtà è una condanna a morte, per darlo in pasto a chi potrà pedinarlo per cercare i tre milioni di dollari in oro che il rivoluzionario è riuscito a nascondere prima della cattura allo scopo di poter ancora finanziare i compagni ribelli. Cuchillo lo aiuterà a fuggire, ma Ramirez morirà ugualmente, colpito proprio da chi gli era compagno prima, d'altronde per quelle cifre si perde facilmente la testa. Proprio al compagno di fuga Ramirez rivelerà, in parte, il segreto per recuperare l'oro e a partire da questo momento sarà lo stesso Cuchillo il bersaglio dei vari "cacciatori"...
Troverete ben 4 frame in basso della sigla iniziale, con dei disegni notevolissimi che sembrano (purtroppo, e non sono esagerati) tanti "Guernica" dedicati alla rivoluzione citata oltre ad alcune immagini virate in diversi colori di grande fascino. Parte alla grande insomma, e poi prosegue ancora meglio, azione a grandi livelli, scene in campo aperto quasi da colossal per numero di personaggi. Bellissima poi la coralità, sono tanti i personaggi che appaiono a più riprese e ognuno fortemente caratterizzato. Sottolineo la divertente costanza di Dolores, disperatamente innamorata del fuggente oltre che tagliente Cuchillo, una specie di "tender" a costante rimorchio, interpretata da una latinamente sensuale, grintosa, ammiccante Chelo Alonso (nome d'arte, al secolo Isabella Garcia), una cubana da doppio sturbo silicon-free. Già che sono dietro a fare l'ingrifato, menzione per talento e morfologia la merita anche la bionda Linda Veras, nei panni di una "ambigua" rappresentante dell'Esercito della Salvezza. Per par condicio, direi che anche per chi apprezza il sesso maschile non manca di che farsi gli occhi, tra lo stesso Tomas Milian, sicuramente "un tipo", e il monumentale Donal O'Brien nei panni dello sceriffo "sconsacrato" Nathaniel Cassidy, ora pistolero/bounty killer.
Dicevo dei "contenuti interessanti"... ma fa nulla, è estate, ci vuole un po' di leggerezza, godetevi lo spettacolo, è un film che sullo sfondo di una vicenda drammatica risulta alla fine un sano divertimento. Solo una lacrimuccia per questo meraviglioso "cinema che fu" italiano me la concedo, un po' di nostalgia, ma con ottimismo! 
Robydick
Oggi faccio una prova, ditemi se è gradita, ogni consiglio è ben accetto. Al posto di mettere i frame uno ad uno ne ho fatto uno slideshow con Windows Movie Maker, programmino facile facile alla mia portata, che ve ne fa una carrellata. Come un video lo interrompete quando volete o lo potete vedere a schermo intero. E' un primo tentativo, poi migliorerò pian piano, vedremo.

La o.s.t. originalmente accreditata a Bruno Nicolai in realtà, come lo stesso Sollima ha rivelato in occasione dell'uscita del DVD negli extra, è di Ennio Morricone che però per evitare beghe contrattuali con altri impegni presi non poté firmarla. Nicolai, in ogni caso un grande professionista, si "limitò" a dirigere l'orchesta. Com'è? Giudicatela da voi...

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