I paesi meno corrotti del mondo sono Nuova Zelanda, Danimarca e Finlandia, primi a pari merito nella classifica generale 2012 con un indice di 90. All’estremo della lista i peggiori posti al mondo quanto a corruzione sono l’Afghanistan, la Corea del Nord e la Somalia, anche loro tutti a pari merito a 174. Per quanto riguarda l'Europa sud orientale e balcanica, il Paese più virtuoso è la Repubblica di Cipro, che si piazza al 29° posto davanti alla Slovenia al 37° e a Malta in 43° posizione. Seguono, nell'ordine, Turchia (54), Croazia (62), Romania (66), Macedonia (69), Bosnia Erzegovina (in 72a posizione insieme all'Italia), Bulgaria e Montenegro (75), Serbia (80), Grecia e Moldavia (94). Chiudono questa classifica nella classifica, come dicevo, il Kosovo al 105° posto e l'Albania al 113°. I Paesi dell'Europa sud orientale e balcanica, dunque, in maggioranza non raggiungono la sufficienza.
La corruzione, l'opacità del mercato, la scarsa integrità dei funzionari pubblici, la debolezza dei controlli, non sono solo una questione di moralità e di eticità di chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica a tutti i livelli, ma mimano la credibilità stessa di un Paese, allontanano gli investimenti, inquinano il mercato e finiscono per avere un impatto devastante sull'economia e quindi sullo sviluppo. Nella attuale situazione è facile possa instaurarsi un meccanismo perverso per cui la povertà aumenta le occasioni di corruzione che a loro volta ingenerano nuova povertà, in un circolo vizioso sempre più difficile da scardinare. Non a caso lo studio di Transparency International nota che la corruzione colpisce particolarmente nei Paesi che più risentono dalla crisi economica e finanziaria. E' possibile però spezzare la spirale del malaffare affermando sempre più i diritti di cittadinanza e che i cittadini per primi si sentano protagonisti del contrasto alla corruzione.
Il Corruption Perception Index 2012 è stato calcolato da Transparency International sui dati forniti da istituzioni internazionali come il World Economic Forum, Freedom House, la Economist Intelligence Unit, l'Institute for Management Development, la Bertelsmann Foundation e le agenzie di analisi IHS Global Insight e Political Risk Services. Il CPI 2012 non è confrontabile con quelli precedenti perché l’indice è stato totalmente rinnovato elaborando un nuovo metodo di calcolo.
E' possibile scaricare il nuovo indice ed altro materiale dal sito di Transparency International Italia