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Corruzione

Creato il 04 dicembre 2014 da Ritacoltellese
Da: Quotidiano.Net
Alla sbarra insieme ai componenti superstiti della più grande organizzazione criminale mai operante a Roma, Carminati venne condannato a dieci anni di reclusione in secondo grado nel 1998. Poi sparì per molti anni, probabilmente nascondendosi in Giappone come molti altri esponenti dell'estrema destra italiana. L'uomo ha continuato tuttavia a far parlare di sé. Venne indagato per un furto al caveau della Banca di Roma interno al Palazzo di Giustizia di Piazzale Clodio, a Roma, avvenuto il 17 luglio del 1999 e nel 2012 il suo nome comparve ancora nell'inchiesta sul calcioscommesse che fa emergere i legami di alcuni giocatori con la criminalità organizzata. Da: Corriere delle Sera.it Solo nel 1998, dopo una grande operazione della polizia e grazie alle rivelazioni di numerosi pentiti della Magliana, l’uomo nero fu condannato in secondo grado a 10 anni di reclusione. Scontò la pena solo in parte. Poi fece perdere le sue tracce. Sparì dalla circolazione, riparò in Giappone: terra scelta da tanti altri estremisti di destra inseguiti dalla giustizia. Prese tempo, si concentrò su se stesso. Cambiò. Solo in apparenza. Tornato in Italia, riannoda i fili, riprende i contatti che non ha mai interrotto con gli amici e gli alleati di un tempo. Da: RAI News.it Nel 2000 Carminati insieme ad altri personaggi della banda della Magliana svaligiò il caveau della banca all’interno della Città Giudiziaria di Roma. Un colpo che per gli inquirenti aveva la finalità di ottenere documenti scottanti e ricattatori. In carcere finirono anche alcuni carabinieri complici della banda.
CORRUZIONE Scarse, scarne, ripetitive le notizie su questo criminale dopo la condanna, a quanto sembra l'unica, del 1998. Inutile spulciare TUTTI i giornali, compreso Il Post e Il Fatto Quotidiano: NESSUNO DICE, SPIEGA, SI PONE IL QUESITO DEL PERCHE' E COME IL CRIMINALE MASSIMO CARMINATI NON ABBIA SCONTATO LA CONDANNA A 10 ANNI IN CARCERE. COME SIA SFUGGITO, COME GIRASSE INDISTURBATO E CONTINUASSE A DELINQUERE. Questo, a mio avviso, è il fulcro della realtà della CORRUZIONE. Stupisce e smarrisce questa ASSENZA di informazione da parte di TUTTA la stampa e anche delle trasmissioni televisive che lanciano dibattiti sull'argomento, come Agorà che, anche stamattina, ha appena sfiorato questo aspetto. Un fiume di parole, di informazioni ripetute e ripetute, sempre le stesse, stando bene attenti a NON TOCCARE proprio quel punto: come fa uno con una condanna a 10 anni di carcere del 1998 ad arrivare al 2014 stando a Roma tranquillamente e continuando a delinquere? Perché i giornalisti che ripetono il bla, bla, bla, della storia di questo soggetto scrivendo pezzi di colore, gossip, non scrivono della condanna non eseguita? QUESTO E' INQUIETANTE, elusivo, quasi avessero tutti timore di approfondire. Quando vediamo qualcosa che non ci quadra, che è inspiegabile sul piano logico, che ci appare abnorme, la spiegazione è sempre la stessa: CORRUZIONE. Quando la CEE ci diceva da anni che le discariche di immondizia erano fuori dai regolamenti europei, che dovevamo metterci in regola eliminandole altrimenti avremmo pagato milioni di euro di penale, non vi siete chiesti perché non si eseguiva subito tale normativa per non incorrere in sanzioni? Perché tutto ristagnava in un folle rimandare? Non era follia: era  CORRUZIONE. Da questo blog:

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