Il bel
post della
Fumettista curiosa, la brava disegnatrice
Patrizia Mandanici, mi ha suscitato un bel ricordo legato a Corto Maltese, Ken Parker e Lugano. Siamo nel 2003, l'11 ottobre, sono diretto con mia moglie a Lugano. Che ci facciamo da quelle parti così poco friul/giuliane (toh! ho coniato un neologismo che forse metterà d'accordo friulani e triestini...) e in periodo non proprio di vacanza estiva? Semplice: allora vivevamo a Gallarate per lavoro e quel sabato convinco mia moglie ad accompagnarmi ad una manifestazione di fumetti che si tiene proprio a Lugano:
Manorfumetto. Il nome lo deve ad un grande magazzino, Manor appunto, che ospita la rassegna fumettistica. Un posto un po' insolito, mi son detto, mentre costeggio il lago, per presentare tavole, autori e incontri legati al mondo delle nuvole parlanti.Mi scrollo di dosso questa perplessità pensando ai tre buoni motivi che mi hanno convinto ad andare. Il primo è la curiosità suscitata dal tema cui è dedicata la manifestazione stessa : Corto Maltese, con esposte delle tavole originali di Pratt e l'interpretazione che
dodici disegnatrici danno del marinaio giramondo. Il secondo è la presenza di un ospite d'eccezione, ovvero
Giancarlo Alessandrini che, insieme al triestino Franco Devescovi, è il miglior autore grafico di uno dei personaggi che per più tempo mi hanno accompagnato lungo la mia vita di lettore di fumetti: Martin Mystere. Il terzo e ultimo sprone, il più emozionante per me, è la presenza di un altro ospite di peso: nientepopodimenoche
Giancarlo Berardi, il creatore del mio amato Ken. Finalmente lo posso incontrare e inondare di domande relative a Lungo Fucile ed anche a Julia. Me ne son già preparate parecchie.
Parcheggio e mi dirigo verso il centro della città ticinese con grande trepidazione. Individuo il grande magazzino, un edificio di più piani, entro e vedo solo scaffali colpi di merce e acquirenti che ci bighellonano intorno poco convinti. La mia perplessità riguardo alla location aumenta, mentre capisco che la mostra e gli incontri si trovano ad un piano superiore. Prendo l'ascensore e finalmente arrivo alla meta. Qui rivedo un po' le mie riserve. In un ampio spazio centrale sono esposte le varie prove delle disegnatrici: davvero interessante confrontare i lavori di chi ha scelto una storia sviluppata su due tavole (come la stessa Patrizia Mandanici che ha riportato al giorno d'oggi Pandora, o Laura Scarpa con i suoi giochi di ombre, o
Silvia Ziche col suo tratto grottesco, o Vanna Vinci che ha scelto per il marinaio un monologo) o di chi invece ha espresso l'atmosfera del personaggio prattiano in una singola realizzazione (o meglio due disegni per ciascuna) (come Luisa Zancanella con il suo onirico blu intenso,o come Laura Zuccheri che ha fatto incontrare Corto con Julia, da lei disegnata sull'albo mensile Bonelli). Ci rimugino un po' su e concludo che non è affatto una cattiva idea inserire una rassegna fumettistica all'interno di un grande magazzino: in fondo è sempre un modo per far conoscere questo mondo di carta disegnata e parlata ad un pubblico che magari soltanto lo sfiora e che si è fatto anche un sacco di pregiudizi. Chi meglio di Corto, con le sue atmosfere così suggestive e avventurose, può avvicinare il distratto acquirente del sabato pomeriggio?
Ken disegnato da Alessandrini: numero 28 "Il caso di Oliver Price"
Mentre ho già perso di vista mia moglie, comincio ad informarmi riguardo all'arrivo delle due guest star Alessandrini e Berardi . Il primo l'ho già individuato: sta seduto davanti ad un tavolo insieme alla moglie Luisa Zancanella, armati entrambi di matita e foglio bianco, atti a rendere felici una schiera di appassionati che attendono con ansia il proprio turno per farsi dedicare uno schizzo del proprio eroe. Mi dico che fra poco mi aggregherò anch'io, ma non prima di aver capito quando potrò finalmente incontrare Berardi. Nella mia testa è come se lui venisse apposta per incontrare me, anziché il contrario... mi rendo conto che l'emozione di vederlo sta cominciando a farmi dare i numeri. Mi calmo e mi informo. No! Ecco... lo sapevo... Una tremenda notizia si abbatte su di me, peggio di una grandinata che ti fa bubboni così sull'auto, peggio di vedere a Novantesimo che la Fiorentina ha perso in casa con la Juve all'ultimo minuto su rigore inesistente, molto peggio.... Lo sciopero delle ferrovie dello stato italiane ha bloccato Berardi a
Genova.... Non ci posso credere.... Lascio da parte per un momento la mia tessera della CGIL e stramaledico con tutti gli improperi possibili (ma senza farmi sentire) tutti i ferrovieri che fanno sciopero proprio quando tu non vuoi.... Mi calmo di nuovo, mi pento per i
cattivi pensieri chiedendo scusa ai lavoratori che avranno le loro legittime ragioni di scioperare.... (porc!!!), decido di consolarmi accodandomi, spalle curve ed espressione addolorata, agli appassionati in fila per i coniugi Alessandrini....Dopo un po' di attesa, tocca a me. Decido di vendicarmi sull'incolpevole Alessandrini, facendogli una richiesta un po' insolita: “Mi fa Ken Parker, per favore?”. Alessandrini ha disegnato nel passato alcune storie di Lungo Fucile, e con grande successo secondo me, ma è stato molti anni fa. Mi guarda un po' accigliato, le sue labbra dipingono una smorfia di lieve disappunto ma, con un guizzo negli occhi, mi risponde:”Lei vuole mettermi in difficoltà! Ma accetto la sfida... vediamo cosa viene fuori dopo tanto tempo...”.
Il risultato lo vedete qui sopra: mentre sta componendo il disegno mi dice di non avere più nelle mani il personaggio di un tempo, così mi crea un Ken che è molto Martin Mystere (di Lungo Fucile ci sono sicuramente la casacca e lo sfondo western, non certo la chioma). Sono contentissimo lo stesso! Posso dire di avere un Martin inedito o un Ken mysterizzato. Lo ringrazio e gongolando vado a cercare mia moglie.Sulla strada del ritorno faccio il bilancio della giornata. Mi consolo pensando di aver centrato due obiettivi su tre: ho ammirato le opere di dodici disegnatrici italiane che si son cimentate su un tema affascinante e ho incontrato un disegnatore che stimo fin da quando ero ragazzino. Ho mancato però Giancarlo Berardi: mi dico che prima o poi lo incrocerò, anche se forse non è così importante. In fondo sono anni che ogni mese lo incontro sulle pagine di Julia, apprezzandone la creatività, la sensibilità e le idee. Posso dire quindi di frequentarlo assiduamente e di conoscerlo bene.....