Spinti dalla curiosità, abbiamo fatto una partita a Stranded: ecco cosa abbiamo scoperto!
Quando ti presentano un titolo come Stranded, da inguaribile nostalgico è difficile resistere. Gli elementi per suscitare curiosità, del resto, ci sono tutti: un trailer semplice ma indovinato, abile soprattutto nell'accostare questo gioco a un mostro sacro delle avventure punta e clicca come The Dig, un'interessante grafica retrò che lo avvicina ulteriormente al titolo LucasArts, e la provenienza dal mercato indipendente, diventato ormai stabilmente una fucina di idee di ogni tipo in grado di dare luce a delle vere e proprie gemme, talvolta anche piccole, ma comunque preziose. Se a tutto ciò aggiungiamo anche che per dare il via al download di Stranded occorre affrontare il costo di quella che è praticamente la stessa cifra di una birra al pub o al ristorante, il gioco è fatto: presi dalla curiosità, abbiamo effettuato l'acquisto di Stranded da Humble Store e ci siamo lanciati all'interno di questo titolo, per vedere che cosa ha realizzato il suo sviluppatore insieme al resto dei (pochi) addetti ai lavori coinvolti.
Vita o morte
Il protagonista di Stranded è un astronauta, anche se sarebbe più corretto dire la protagonista. Nonostante non mostri mai la sua faccia durante tutto il corso dell'avventura, l'essere umano che ci ritroviamo a guidare viene infatti presentato come un'entità femminile, schiantatasi con la sua navicella su un pianeta sconosciuto, dove è quindi costretta a rimanere dopo essersi risvegliata da un sonno criogenico. Naturalmente, la donna non ha la minima idea di cosa possa essere accaduto, e ben presto si renderà conto che a causa delle condizioni della sua navicella possibilità di ripartire non ce ne sono, ma soprattutto che la riserva di ossigeno che la può mantenere in vita è ormai tragicamente agli sgoccioli: a questo punto subentra il giocatore, impegnato a trovare un modo per sopravvivere in un luogo completamente sconosciuto.



Alieni a 16 bit
Continuando sulla stessa strada del paragone cinematografico fatto poco fa, possiamo dire che come molti corti Stranded è bello anche da vedere.

Pro
- Ottima ambientazione
- Artwork ispirati
- Colonna sonora ben progettata
Contro
- Un finale migliore era possibile
- Durata quantificabile nell'ordine delle decine di minuti
- Solo esplorazione, nessuna interazione
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