Se proprio vogliamo parlare di Jovanotti facciamolo citando la chiesa in cui si è sposato: Santa Maria Nuova, poco fuori dal nucleo storico.
Santa Maria Nuova (foto sopra) non va confusa con Santa Maria delle Grazie al Calcinaio (foto sotto), anch'essa fuori dalle mura ed in effetti somigliante. Errore stampato sulla guida turistica (di un editore piuttosto rinomato) che avevo in mano durante la mia prima visita a Cortona. Ecco, vedete? Non è poi tanto sbagliato il mio passeggiare spesso a zonzo, scoprendo le cose man mano che le incontro, invece che seguire scrupolosamente le guide!
Santa Maria delle Grazie al Calcinaio: curiosi di sapere il motivo del particolare nome?C'era una volta una vasca adibita alla concia del cuoio, detta "calcinaio" perchè contente la calce viva, sulla cui parete era dipinta una "Madonna con Bambino". Il Venerdì Santo del 1484, quell'immagine iniziò a compiere miracoli! Di conseguenza crebbe il numero di fedeli in visita e la Corporazione dei Calzolai che usavano le vasche del luogo decise di edificare un tempio, adatto ad accogliere la miracolosa immagine ed i suoi devoti. Ancora oggi, sull'altare maggiore, si può notare il dipinto.Se vi va di approfondire, trovate il sito del santuario cliccando QUI.
Se vi va di proseguire la passeggiata, ora vi porto a dare una sbirciata all'interno delle mura...
La struttura viaria e degli edifici è stata varie volte modificata: inevitabile, visto che le origini di Cortona si perdono tra intricate leggende e notizie storiche, numerose ma confuse, che risalgono ad alcuni secoli prima di Cristo! Inutile che vada a perdermi in infinite indagini storico-architettoniche, però vi mostro qualche immagine scattata attorno alle piazze principali.Piazza della Repubblica è il luogo dove alcuni turisti NON trovano la fontana che compare nel film di cui accennavo all'inizio. Un falso cinematografico! Ma se si potesse viaggiare indietro nel tempo, la sorpresa sarebbe diversa: forse non con le sembianze di quella del film ma tra il 1250 (circa) e il 1530, nella piazza del Comune, una fontana c'era davvero!Oggi ci accontentiamo (si fa per dire!) di ammirare tanti bei palazzi, come il Palazzo Comunale che si fa notare con la sua grande scalinata e la torre campanaria.
Andando verso il Teatro Signorelli, non dimenticatevi di dare un'occhiata a Palazzo Casali, non solo perchè è la sede del MAEC (Museo dell'Accademia Etrusca) ma perché nel 1411 divenne la sede dei capitani e dei commissari fiorentini (infatti prese anche il nome di Palazzo Pretorio) e la sua fiancata due-trecentesca è ancora curiosamente incastonata dei loro stemmi.
Dettaglio curioso ma di cui, a dire il vero, si trova facilmente notizia.
Meno facile è stato, invece, trovare indicazioni riguardo all'elemento della foto qua sotto, che si trova nella pavimentazione delle cattedrale di Santa Maria Assunta.Si tratta della porta in bronzo che chiude la tomba dei vescovi cortonesi. È una creazione bronzea del 1964, di Goffredo Verginelli, scultore che si è occupato di grandi e piccole opere. Grandi come monumenti cittadini e piccole come... Come monete! Infatti è particolarmente ricordato per aver creato il modello della moneta d'argento da 500 lire che celebra il VII centenario della nascita di Dante Alighieri.
Perdonate se ho divagato ma scoprire curiosità che non c'entrano con quello che stavo cercando è una cosa che mi entusiasma e spero che anche a voi che state leggendo piaccia curiosare...Ma torniamo alla bella Cortona.Vi ho fatto vedere qualcosa fuori dalle mura e qualcosa dentro le mura. Mi sembra d'obbligo farvi vedere anche qualcosa di queste mura!Usciamo ad osservare la Porta Bifora (o Ghibellina, o Bacarelli), l'unica porta monumentale rimasta dell'antica cinta muraria etrusca e poi rientriamo, salendo le scale all'interno dell'unica bifora rimasta aperta, per continuare a passeggiare su e giù per vie e vicoli.
Cerco di non fermarmi ad ogni sguardo per scattare fotografie ed annoiare il mio compagno ma durante un irresistibile scatto sento una voce dire: "Che c'è da fotografare di qua?".Mi stupisco perchè non riconosco la voce, infatti è quella di un cortonese che non capisce perchè una turista faccia una foto in un vicolo che non ha nulla di tipicamente turistico.Rispondo "C'è una luce bellissima in questo momento!" e non capisco se lui mi sorride ammirato o ironico. Comunque inizia a parlare, sigaretta in bocca, voce bassa, rapidissima parlata locale... Io e il mio compagno capiamo a fatica ma emerge la domanda "Volete vedere come sono fatte dentro le case di Cortona? Venite, venite...". Ci incuriosiamo, immaginando che abbia chissà quale chicca da mostrarci o che magari abbia un appartamento da affittare, invece veniamo condotti nella casa che sta ristrutturando per la sua famiglia, dove ci accoglie un muratore stupito della visita turistica. Cos'abbiamo scoperto sulle abitazioni locali? A parte che lo spazio, dentro, è molto più di quello che sembra da fuori, nulla. Ma abbiamo aiutato il padrone di casa a scegliere alcune rifiniture su cui era in disaccordo con la moglie!Ci siamo salutati con un "arrivederci", chissà magari ripeteremo il simpatico incontro...Il sole continua a tingere Cortona di caldi colori e noi andiamo a godere degli ultimi raggi in alto al colle, dove sorge il santuario dedicato a Santa Margherita.
Il rosone è quello originale della prima chiesa dedicata a Santa Margherita, la cui costruzione iniziò lo stesso anno della sua morte (1297), nei pressi di una chiesetta dedicata a San Basilio, che Margherita stessa volle restaurare. Nelle adiacenze stava la cella dove visse gli ultimi anni.Se la vita di questa Santa vi incuriosisce, cliccate QUI: sul sito del Santuario ne trovate la storia meticolosamente raccontata!
L'edificio che vediamo oggi è frutto di grandi rimaneggiamenti, le vecchie chiese sono state quasi completamente demolite o inglobate. Comunque da ammirare, all'esterno come all'interno.Qualche passo in salita e si arriva nel punto più alto di Cortona, la fortezza medicea del Girifalco. Peccato essere "fuori stagione" e non poter entrare: non ci sono particolari resti ma una passeggiata sul camminamento di guardia deve offrire un gran bel panorama.
Scendiamo nuovamente al Santuario ed infine torniamo al borgo, incamminandoci per la lunga via Santa Margherita, lungo la quale si trovano le stazioni di una Via Crucis. Verso il fondo troviamo Porta Berarda, oggi chiusa, probabilmente la porta attraverso la quale margherita entrò in Cortona: appena giunta, venne ospitata dalla famiglia Moscari, il cui palazzo era adiacente a quella porta.Comunque, indipendentemente da storia, leggende, e spiritualità, Cortona non può che esserci rimasta nel cuore, avendoci incuriositi con scorci e dettagli e avendoci salutati infine con una passeggiata immersa in un magico tramonto...
Spero che la gita virtuale vi sia piaciuta, arrivederci al prossimo post!Anna Bernasconi by trapasseggiateefotografie.blogspot.com