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Cos'è Chamomilla Matricaria?

Creato il 22 febbraio 2013 da Informasalus @informasalus

camomilla
Chamomilla Matricaria

DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Matricaria chamomilla
- Ordine Naturale di appartenenza: Famiglia composite
DESCRIZIONE: il fusto è cilindrico, alto 40-60 cm e di solito ramificato; le foglie sono rare e molto divise, frastagliate e filiformi; i capolini hanno ricettacoli centrali gialli, sono composti da lingule radiali tubulari, circondate da una raggiera di lingule rivolta all’esterno. Ha un aspetto simile alla Chamomilla romana, o Anthemis nobilis, con la quale non deve essere confusa.
DISTRIBUZIONE: cresce allo stato spontaneo nel sud dell’Europa e nelle zone temperate.
CENNI STORICI: il nome Matricaria (da Matrix = utero) indica l’uso che ne facevano gli antichi per alleviare i dolori uterini.
PRINCIPI ATTIVI: olio volatile contenente chamazulene e abisabololo; flavonoidi tra cui apigenina, luteolina e quercetina; cumarine; sono contenute principalmente nei fiori.
PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica utilizza la Tintura Madre ottenuta con la pianta intera colta al momento della fioritura.
AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Sistema nervoso: eretismo psichico, notevole irritabilità, iperestesia e iperalgesia con spasmi e convulsioni di natura riflessa.
INDICAZIONI GENERALI
E’ indicato: nei casi acuti e cronici, nei bambini; nelle donne; negli anziani; nei soggetti neurolabili con spiccata intolleranza al dolore, irrequietezza, irritabilità e cattivo umore.
QUADRO CLINICO
• Bambino
Sin da neonato è molto irrequieto, urla, piange, di notte non dorme e si calma solamente se viene cullato o portato in braccio. La dentizione è difficoltosa e provoca notevoli disturbi. Le gengive sono molto infiammate e dolenti, il bambino mette le dita in bocca, piange, geme in continuazione ed è molto irritabile; può presentare diarrea, tosse, febbre, insonnia e crisi convulsive.
Va soggetto a: coliche gassose e diarrea verdastra riconducibili a colpi di freddo o abusi di caffè e arrabbiature della madre durante l’allattamento; otite con dolori intensi aggravati dal freddo; tosse secca, prevalentemente notturna o asma spesso secondaria a collera o rimproveri; febbre, caratterizzata da rossore in una guancia e pallore dall’altra, spesso secondaria a variazioni termiche improvvise o a reazioni emotive. Dal punto di vista mentale si può sottolineare: la capricciosità, l’irritabilità, l’irascibilità, l’ostinazione e il cattivo umore che lo rende disubbidiente, maleducato e spesso intrattabile.
• Adulto
Va soggetto a: nevralgie spesso accompagnate da parestesie, gastralgie, coliche addominali e diarrea; lipotimie; dismenorrea con intensi dolori irradiati alle cosce, menorragie e metrorragie con molti coaguli. Il quadro clinico spesso insorge o si aggrava dopo abuso di caffè e di tranquillanti, dopo arrabbiature o vessazioni, nel periodo mestruale, in gravidanza, in puerperio o durante l’allattamento.
Dal punto di vista mentale è irritabile, capriccioso, ostinato ma fondamentalmente insicuro, incapace di autocritica e portato a proiettare sul prossimo le proprie insoddisfazioni e malumori.
CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Intolleranza al dolore.
- Sensazione di intorpidimento delle parti affette.
- Irrequietezza.
- Notevole impazienza, irritabilità, irascibilità e capricciosità.
- Una guancia calda e rossa e l’altra pallida e fredda negli stati acuti.
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Rimedio adatto ai temperamenti nervosi, eccitabili, specialmente a donne e bambini; a bambini durante la dentizione; diatesi reumatica.
2 - Brutto carattere, con qualsiasi sua espressione: accessi di irritabilità dispettosa; scortese persino con i suoi migliori amici (non ha il sottofondo collerico di Nux-v.); confessa i propri errori ma li rifà; afferma “Non ci posso far niente, sono fatto così”. Bambini scontrosi ai quali non garba nulla e che sono tranquilli solo quando vengono presi in braccio e coccolati.
3 - Ipersensibilità a tutti gli stimoli sgradevoli, ma soprattutto al dolore, che gli sembra intollerabile e lo spinge di notte a saltar fuori del letto e camminare per la stanza; il dolore si alterna a torpore.
4 - Intensa astenia, sproporzionato alla gravità della patologia.
5 - Tutte le secrezioni sono molto calde (sudore, feci, ecc.).
6 - Calore localizzato, di mani e piedi; una guancia arrossata e calda, l’altra pallida e fredda.
7 - Diarrea da dentizione; feci molto calde, acri, verdi, con odore di uova marce.
8 - Disturbi mestruali e puerperali con i car. dolori e irritabilità; mestruazioni troppo abbondanti e con coaguli scuri.
9 - Disturbi provocati da collera e da violenta eccitazione e anche da abuso di sostanze eccitanti.
10 - Il paziente è:
a) peggiorato dal calore e dalle applicazioni calde (ma non è nemmeno migliorato dal freddo); di sera e di notte;
b) sensibile al clima umido, freddo, e ai venti forti, soprattutto a livello delle orecchie.
Nota: È un rimedio che agisce velocemente, ma non molto in profondità.
Nota dominante: Ipersensibilità.
TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
 MENTE. NERVI. EMOZIONI. Mucose [APPARATO
DIGERENTE]. Fegato. Organi sessuali.
- Lateralità del rimedio: Lato sinistro
EZIOLOGIA
Collera, vessazioni, disprezzo, mortificazioni, rimproveri; dentizione; malattie esantematiche; abuso di caffè, oppiacei e tranquillanti; avvelenamento da alluminio; abuso di medicinali e di zolfo; soppressione della sudorazione per effetto del freddo o del vento; soppressione di eruzioni.
SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: l’irritabilità, l’irascibilità, la capricciosità, l’ostinazione e il cattivo umore. L’abnorme risonanza affettiva a stimoli e situazioni di scarsa entità si esprime con reazioni di stizza e di collera. Queste, in realtà, celano un carattere instabile e fondamentalmente insicuro, un’incapacità di autocritica e la tendenza a proiettare sul prossimo le proprie insoddisfazioni e malumori. L’aggressività viene infatti liberata in modo infantile, sotto forma di capricci, cocciutaggine e comportamenti avversativi, non sostenuti da un reale convincimento sulle proprie affermazioni.
MODALITA'
• Peggioramento: RABBIA. NOTTE. DENTIZIONE. Aria fredda, aria umida. Vento. Prendendo freddo. CAFFE’. Narcotici. Alcool. Coricato a letto. Musica. Eruttazioni. Caldo. Cibo caldo, coprendosi. Contatto. Se guardato.
• Miglioramento : QUANDO VIENE PORTATO IN BRACCIO. Clima mite. Caldo. Sudando. Applicazioni fredde.
BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen



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