Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione

Avrà avuto un anno e mezzo: una bimbetta bellissima, con un visino dolce dolce, i boccoletti ramati a incorniciarle un visino tondo come una mela, due occhioni grandi e il costumino rosa fucsia in tinta col succhietto.
Sotto l'ombrellone accanto a lei, un bimbo sui tre anni, faccino tenero anche lui, tra le mani un camioncino di plastica, oggetto del desiderio per la piccoletta dai ricci ramati, che seduta sull'asciugamano si allungava cercando in tutti i modi di toglierglielo di mano ma  infruttuosamente.
Sdraiata al sole sulla spiaggia li osservavo divertita pensando che difficilmente la bimbetta avrebbe avuto la meglio sul pupetto più grande.
Ero già pronta al pianto della piccolina quando la vedo sputare il succhietto, alzarsi in piedi e, con uno sguardo quasi consapevole del potere di quel che stava per fare, abbassarsi in un gesto rapidissimo il costumino, rimanendo nuda a dondolarsi traballante ma compiaciuta dinanzi all'amichetto. 
Il pupetto, non so se per un precoce richiamo degli ormoni o per la meraviglia rispetto al gesto, è rimasto incantato a guardarla per qualche attimo: incanto fatale, perché la piccoletta ne ha approfittato per abbassarsi, mordergli la mano e fregargli il camioncino!
Machiavelli non avrebbe saputo fare altrettanto!