Natrum Carbonicum
DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Natrum Carbonicum
- Composizione chimica: è un sale dell’acido carbonico e condivide alcune proprietà con i sali di sodio.
DESCRIZIONE: si presenta sotto forma di prismi obliqui, incolori, inodori, di sapore alcalino e urinoso; è molto solubile in acqua e lievemente solubile in glicerina, alcool ed etere.
DISTRIBUZIONE: in natura si trova combinato con altre sostanze ed è rinvenibile in alcuni vegetali che crescono vicino al mare; per l’uso medico lo si ottiene cristallizzando il carbonato di sodio in commercio.
PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Natrum carbonicum si ottiene per triturazione, per le prime tre dinamizzazioni e quindi per diluizioni hahnemanniane.
AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Stato generale: alcalosi metabolica per alterazione dell’equilibrio acido-base, astenia, ipereccitabilità neuromuscolare ed eliminazione di urine alcaline.
- Sistema nervoso: iperestesia sensoriale ed emotiva e abbassamento del tono dell’umore.
- Mucose: infiammazione e iperproduzione di muco con interessamento elettivo dell’apparato digerente.
INDICAZIONI GENERALI
E’ indicato: soprattutto nei casi cronici; nei bambini; nelle donne; negli anziani; nei soggetti astenici e incapaci di tollerare il caldo eccessivo, tendenzialmente depressi e misantropi.
QUADRO CLINICO
• Bambino
Alla nascita il peso e la corporatura sono in genere normali. Spesso ha una spiccata intolleranza al latte materno, ma soprattutto a quello artificiale che provoca disturbi digestivi e diarrea. La pelle è molto secca, particolarmente delicata e si irrita facilmente venendo a contatto con i saponi.
Suda con facilità, non tollera il calore estivo, ma teme le correnti d’aria e non ama spogliarsi. Va soggetto a: rinofaringiti, disturbi dispeptici, diarrea o stipsi e distorsioni delle caviglie. Apparentemente è triste e apatico, ma fondamentalmente ipersensibile ed emotivo. La musica lo fa piangere e lo calma quando piange. Si spaventa facilmente soprattutto con i temporali e con gli estranei e spesso nutre antipatie nei confronti di certe persone.
• Adulto
In genere è piuttosto magro, pallido e soggetto a edemi, soprattutto a livello delle palpebre superiori.
Pur essendo freddoloso non tollera il calore estivo e l’esposizione al sole può facilmente provocargli insolazioni, cefalea e vertigini. Si stanca con facilità e spesso non è in grado di tollerare gli sforzi fisici e mentali. Va soggetto a: disturbi dispeptici, epatopatie croniche, rinofaringiti croniche, cerviciti, irregolarità mestruali, cherato-congiuntiviti e ulcere corneali, affezioni reumatiche, distorsioni e lussazioni delle caviglie. Dal punto di vista mentale si può sottolineare: l’incapacità di armonizzare e direzionare la sua forte carica istintivo-passionale, l’emotività, l’ipersensibilità spiccata nei confronti della musica, i deficit mnemonici, la difficoltà nel sostenere sforzi mentali, l’ansia accentuata dalla musica e dal temporale, l’antropofobia, l’atteggiamento di chiusura nei rapporti interpersonali, il senso di abbandono, la misantropia, l’irritabilità, la labilità affettiva, con prevalente abbassamento del tono dell’umore, l’abulia e l’apatia.
CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Astenia psicofisica.
- Intolleranza al sole e agli estremi di temperatura.
- Estrema facilità alle distorsioni e alle lussazioni.
- Ipersensibilità nei confronti della musica e in particolare per il suono del pianoforte.
- Avversione e aggravamento con il latte.
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Soggetti anemici, emaciati, di colorito pallido, con occhi circondati da materiale colloso, pupille dilatate, ecc.
2 - Intensa malinconia e ansia; marasma psichico e incapacità di pensare; irritabilità; avversione alla gente, specialmente agli uomini; facili sussulti.
3 - Grande debilitazione; pesantezza di tutto il corpo: lo stanca enormemente anche una piccola camminata.
4 - Disturbi conseguenti all’esposizione alla luce solare, ma anche a quella artificiale; effetti cronici delle insolazioni o del surmenage intellettuale.
5 - Disturbi gastrici con grande acidità; appetito robusto; peggiora quando mangia verdure e farinacei; il malessere migliora mentre mangia.
6 - Nelle donne, dolore pelvico con sensazione di qualcosa che spinge verso il basso.
7 - Stati catarrali cronici di tutte le mucose, generalmente con abbondante secrezione di muco denso, di solito verde-giallastro; con molto muco nasale che scende in gola; peggiora di giorno e dalla minima corrente d’aria; migliora sudando.
8 - Caviglie deboli, cedono quando cammina; facili lussazioni e storte.
9 - Pelle secca, ruvida, screpolata, specialmente sul dorso delle mani e dei piedi; eczemi secchi cronici.
10 - Il paziente è peggiorato durante i temporali (non per paura, ma per variazioni elettriche); col caldo eccessivo dell’estate, anche se non ama l’aria aperta; facendo uno sforzo mentale; con la musica; fra un pasto e l’altro.
TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
DIGESTIONE. Nervi. Cute. Mani [dorso delle mani]. Talloni. Caviglie. Mucose.
- Lateralità del rimedio: Lato destro. Lato sinistro.
EZIOLOGIA
Calore eccessivo; insolazioni; ustioni; variazioni di temperatura; temporali e modificazioni della ionizzazione e dello stato elettrico atmosferico; sforzi fisici; masturbazione; eccessi sessuali; soppressione di eruzioni; abuso di bicarbonato in soggetti dispeptici.
SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: l’incapacità di armonizzare e direzionare la forte carica istintivo-passionale, l’emotività, l’ipersensibilità spiccata nei confronti della musica, i deficit mnemonici, la difficoltà nel sostenere sforzi mentali, l’atteggiamento di chiusura nei rapporti interpersonali, il senso di abbandono, la misantropia, l’ansia, l’irritabilità , la labilità affettiva con prevalente abbassamento del tono dell’umore, l’abulia e l’apatia.
La passionalità, la bonarietà, la socievolezza e la giovialità, le alterazioni del tono dell’umore, l’estremo bisogno degli altri, l’incapacità di sintonizzarsi affettivamente con l’ambiente e di raggiungere un’autentica reciprocità nei rapporti interpersonali, denotano dei tratti di tipo ciclotimico maniaco-depressivo della sua personalità.
La fragilità psico-biologica lo rende incapace di armonizzare, direzionare e oggettivare la sua intensa carica istintivo-emozionale e comporta l’adozione di atteggiamenti ambivalenti. Questi sono caratterizzati da modalità esistenziali improntate ora alla fantasia, alla creatività, alla rinuncia a ogni costrizione e limite, ora alla rigidità di un orientamento angusto e ristretto che ostacola la libera realizzazione della sua personalità.
L’atteggiamento orale incorporativo, espressione della necessità di amore, si correla a un atteggiamento di dipendenza, ma anche di timore, di inautenticità e di chiusura nei rapporti interumani che comporta una sensazione di abbandono e di divisione tra sé e gli altri. I deficit mnemonici e l’incapacità di sostenere sforzi mentali limitano ulteriormente la possibilità di autorealizzazione personale e alimentano una caduta del livello di autostima.
L’astenia e la sensazione di debolezza, nelle attività fisiche e mentali, attivano uno stato di allarme permanente, iperestesia sensoriale ed emotiva e un forte stato ansioso. Questo è concretizzato in un’apprensione continua per la salute, viene accentuato dalla musica e dal temporale e spesso oggettivato in paure con tematiche prevalentemente di tipo patofobico e antropofobico.
Il progressivo restringimento dell’orizzonte esistenziale e la coartazione affettiva si associano a un abbassamento del tono dell’umore, ad abulia, noia e progressivo distacco con indifferenza nei confronti di tutto.
MODALITA'
• Peggioramento
CALORE: del sole; clima caldo (corpo). Alle ore 5.00. Musica. Sforzo mentale o fisico. Onanismo. Latte. Errori alimentari. Correnti d’aria. Temporali. A giorni alterni. Luna piena. Dieta vegetale; cibi ricchi di amido. Bevande fredde quando è surriscaldato.
• Miglioramento
Mangiando. Sfregamento. Movimento. Pressione. Strofinandosi con la mano. Mettendosi le dita nel naso o nelle orecchie. Sudando.
BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen