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Cos’è l’Efsf e come funziona

Creato il 17 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Giuseppe Timpone il 17 ottobre | ore 08 : 28 AM


Cos’è l’Efsf e come funziona

Da mesi in Europa si parla del Fondo europeo di salvataggio, l’Efsf (European Financial Stability Facility), la cui approvazione è passata per i 17 stati dell’Eurozona, tramite i rispettivi Parlamenti. Si tratta, infatti, di un Fondo, le cui risorse provengono dagli stati nazionali, sulla base del loro pil.
Messo frettolosamente in piedi all’inizio dell’anno, per fronteggiare la crisi debitoria dell’Eurozona, in particolare, per finanziare la Grecia e poi l’Irlanda e il Portogallo, questo Fondo è stato rivisto e irrobustito in estate, per lanciare un segnale di maggiore stabilità ai mercati.
Il Fondo è stato raddoppiato nell’importo, passando a 440 miliardi, di cui la sola Germania dovrebbe contribuire con 211 miliardi.
Obiettivo del Fondo è, anzitutto, di fornire le risorse necessarie a fare fronte a situazioni di crisi finanziaria, che eventualmente dovessero replicarsi in futuro in uno o più stati dell’Area Euro.
Tuttavia, a causa di profonde divisioni all’interno dell’Eurozona, non sono ancora certi i meccanismi con cui esso potrà intervenire e in quale ambito limitarne l’uso.
Il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, ha questa settimana proposto di usare l’Efsf anche e soprattutto per la ricapitalizzazione delle banche. L’idea non piace nè ai mercati, nè ai tedeschi, perchè scaricherebbe sul settore pubblico il fabbisogno finanziario di soggetti privati e perchè si teme che poi non ci siano più risorse per finanziarie eventualmente i governi che chiedessero aiuto.
Altro punto di discordia è su come intervenire nel caso di sostegno a uno stato. Le proposte spaziano dall’acquisto diretto dei bond alle aste, come sostenuto dal vice-governatore della BCE, Vitor Constancio, all’erogazione di prestiti, come avvenuto negli ultimi mesi con Grecia, Irlanda e Portogallo.
I tedeschi, inoltre, si battono contro l’ipotesi di un utilizzo come leva finanziaria, che metterebbe a rischio il loro contributo, sostengono.
Ultima proposta, lanciata dalla compagnia Allianz, consiste, invece, nell’idea che il Fondo possa servire da copertura assicurativa dei titoli di nuova emissione degli stati sovrani. In questo caso, l’Efsf interverrebbe a coprire parte delle perdite, in caso di default.
Soltanto nelle prossime settimane, saremo in grado di capire quale delle opzioni sarà stata scelta.


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