Magazine Diario personale

Cos’è lo Spam?

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Credo che nel 2013, tutti sappiano ormai cosa sia lo spam, in entrambe le sue definizioni. In realtà, quella più conosciuta da tutti, deriva dalla prima, per cui partiamo dall’inizio.
Negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, la carne in scatola Spam, era pubblicizzata in maniera massiccia in ogni dove, nonostante venisse consumata da molti inglesi per il costo relativamente basso. Eppure, la ditta la pubblicizzava senza ritegno e in maniera talmente frequente, che divenne motivo di ilarità per gli inglesi. A rincarare la dose, ci fu poi uno sketch dei Monty Phyton nel loro Mony Phyton’s Flying Circus, in cui una cameriera dalla voce gracchiante, proponeva qualsiasi piatto con la carne spam abbinata. Anzi, se date un’occhiata al video, vedrete che lo Spam era l’ingrediente principale, e il resto giusto un contorno.

La home di Facebook al ritorno dal lavoro

La home di Facebook al ritorno dal lavoro

Nell’era del web invece, lo spam era nato come pubblicità insistente e sgradita, via mail o su forum specifici. Ora sta tragicamente diventa una cattiva abitudine in ogni canale. Messaggi in privato su Facebook, gente che ti segue all’improvviso su Twitter e poi ti mando un pm, mail sull’indirizzo del blog o sul blog stesso. E tutte hanno un tragico e comune denominatore: ho scritto un libro, dai un’occhiata alla pagina e/o compralo.

Indigestione! Assalto frontale!

Indigestione! Assalto frontale!

Capisco l’entusiasmo, che condivido anch’io nell’aver scritto qualcosa (a volte sono cose nemmeno pubblicate…) o averlo pubblicato, ma qualsiasi esperto di marketing sul web, vi dirà che la state facendo fuori dal vaso. La pubblicità è lecita, l’insistenza vi rende antipatici. Il tampinamento o le richieste in privato, soprattutto se non ci conosciamo, è pure da maleducati e svalutano il vostro lavoro.

Mi sembra chiaro, no?

Mi sembra chiaro, no?

La pubblicità delle vostre opere, dovrebbe essere fatta in primis da un ufficio stampa, o al limite da una rete di collaboratori di fiducia, e in modo pulito, senza riempire le home di Facebook alla gente. Vi garantisco che alla gente non viene voglia di comprare il tal detersivo se la pubblicità è insistente e interrompe continuamente la visione. Per tacere se lo spot è lungo e con musiche fastidiose, ma questo è un altro paio di maniche.
Quindi, non abbiatevene a male, ma spesso ciò che viene spammato in lungo e in largo nei gruppi è praticamente ignorato, anche perché in buona percentuale è uno spam ad altri spammers.


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