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Cos’è lo spread?

Creato il 15 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Giuseppe Timpone il 15 ottobre | ore 13 : 33 PM


Cos’è lo spread?

Da qualche mese, è diventato di uso comune un termine specialistico, utilizzato nell’ambito dei mercati finanziari e che solo fino a prima dell’estate era semplicemente ignoto alla maggioranza dei più. Parliamo dello “spread“. Con il termine spread si intende la differenza di rendimento tra un titolo (di stato) e un suo omologo di un altro stato, ovviamente di pari durata.

Nel caso di maggiore risalto sulla stampa anche non specialistica, ci si riferisce quasi sempre alla differenza tra il rendimento dei BTp italiani a dieci anni e i Bund tedeschi, sempre di durata decennale. Ma sotto la luce dei riflettori dei media vi sono, ad esempio, pure i BTp a cinque anni.

Perchè è così importante questo valore? Il rendimento di un bond governativo incorpora il rischio avvertito dagli investitori. Più un titolo è considerato rischioso, maggiore sarà il rendimento richiesto dagli investitori per comprarlo. A questo punto, quindi, il confronto tra i tassi di titoli di stati diversi indica la diversa percezione del rischio, permettendoci di capire quale economia sia considerata più virtuosa o meno.

Per l’Eurozona, ad esempio, si prende a riferimento la Germania, per misurare il maggiore o minore rischio Paese, perchè si tratta di uno stato con il rating AAA sul suo debito, oltre che della più grande economia dell’area. I titoli maggiormente osservati, a tale fine, sono i quinquennali e i decennali. Questo, perchè essi indicano bene il rischio avvertito sul debito di uno stato sia a media scadenza che a lungo termine.

La questione dello spread è diventata di pubblico interesse, perchè l’allargamento del differenziale tra i nostri BTp e i Bund tedeschi, esploso questa estate, è stato la conseguenza della percezione degli operatori del maggiore rischio Italia.

Ma attenzione: in teoria, la crescita dello spread non significa in sè che i rendimenti dei titoli di uno stato crescono. Trattandosi di un differenziale, potrebbe semplicemente accadere che, al contrario, diminuiscono quelli dei titoli dello stato preso a riferimento. Ad esempio, prima della crisi lo spread BTp/Bund sul decennale era di circa 150-170 punti base. A settembre si è arrivati fino a un massimo di 420 punti, sul mercato secondario. Ma la crescita di circa 270 punti non corrisponde a un aumento del 2,7% del rendimento dei nostri BTp decennali. Infatti, tale allargamento è dovuto in buona parte al calo dei rendimenti tedeschi, come conseguenza del boom di richieste di questi titoli, considerati sicuri.

In termini assoluti, i nostri rendimenti sono cresciuti solo di circa 100 punti base sui 10 dieci anni, mentre quelli tedeschi sono diminuiti fino a circa 130-140 punti base.


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