Lycopodium Clavatum
DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Lycopodium Clavatum
- Ordine Naturale di appartenenza: Famiglia licopodiacee
DESCRIZIONE: è una felce erbacea, rampicante e perenne; la crescita è lentissima, può impiegare circa 30 anni per raggiungere la massima altezza di circa 1 metro; le sue ramificazioni sono adagiate sul suolo; i rami fertili sono eretti e terminano con 1 o 3 lunghe spighe di brattee triangolari che racchiudono gli sporangi contenenti numerose spore; è una crittogama, cioè priva di fiori, si riproduce
mediante le spore e la fertilità è molto bassa.
DISTRIBUZIONE: cresce nelle regioni fredde, montagnose e nei terreni silicei ricchi di alluminio.
CENNI STORICI: il nome Lycopodium deriva dal greco «pus» e «lycos» che significa piede e lupo ed è in riferimento alla forma dei rami giovani; il nome clavatum deriva dal latino «clava», ed è riferito alla forma delle spighe terminali dove sono riuniti gli sporangi; la polvere delle spore veniva utilizzata come polvere aspersoria protettiva in caso di dermatite e per produrre fuochi d’artificio, essendo estremamente infiammabile.
PRINCIPI ATTIVI: sono degli alcaloidi e sono contenuti nelle spore non ancora mature; ne sono stati identificati diversi e i principali sono la licopodina, la clavatina e la clavatoxina.
PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Lycopodium utilizza la Tintura Madre ottenuta per macerazione della polvere delle spore in alcool o mediante triturazione delle spore.
AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Stato generale: astenia, squilibri metabolici, dimagrimento o incremento ponderale.
- Apparato digerente: disturbi dispeptici e meteorismo.
- Fegato e rene: compromissione della funzionalità.
- Psiche: irritabilità, cattivo umore, deficit mnemonici e difficoltà di concentrazione.
INDICAZIONI GENERALI
E’ indicato: nei casi acuti e cronici; nei bambini; nei soggetti anziani o precocemente invecchiati; nelle affezioni caratterizzate da ipertermia e aggravamento pomeridiano tra le 16 e le 20; negli squilibri metabolici caratterizzati da dislipidemia, iperuricemia, iperazotemia, ipo- o iper-glicemia; nei soggetti astenici e intellettualmente vivaci, predisposti a disfunzioni epatiche e renali, disturbi digestivi, alterazioni metaboliche e della sfera urogenitale, tendenzialmente egocentrici, ambiziosi,
suscettibili, irritabili e scarsamente fiduciosi nelle proprie possibilità.
QUADRO CLINICO
• Bambino
In genere è magro e la muscolatura è ipotrofica, soprattutto a livello delle cosce e del cingolo scapolare. La testa è molto sviluppata e le bozze frontali sono piuttosto prominenti. Lo sguardo è profondo e penetrante, ma piuttosto severo.
Gli arti sono sottili, spesso inarcati e con ginocchio varo. L’addome è globoso, meteorico e con frequente presenza di ernia inguinale destra od ombelicale. Può presentare ipoevolutismo staturale e ponderale e a volte nanismo. L’appetito è irregolare, a volte è scarso o facilmente soddisfatto, a volte è intenso anche dopo i pasti. In genere desidera cibi e bevande calde, spesso non tollera le bevande fredde, la frutta e il succo d’arancia che possono provo care diarrea.
E’ piuttosto freddoloso, i piedi di frequente sono gelati e si raffredda con facilità. Negli antecedenti sono di frequente riscontro: gotta, ulcera peptica, affezioni epatiche, litiasi renale, dislipidemie e canizie precoce. Lo sviluppo puberale spesso è ritardato. Va soggetto a: crisi acetonemiche, ipoglicemia, disturbi dispeptici, coliche gassose, stipsi o disturbi dell’alvo, cefalea, pediculosi, eruzioni
sul cuoio capelluto, canizie precoce, alopecia, infiammazioni oculari, otiti, ipertrofia tonsillare, tonsilliti prevalentemente a destra, riniti, ostruzione nasale cronica, bronchiti, broncopolmoniti, cistiti, nefriti ed eczema.
Ha un carattere piuttosto difficile, frequenti problemi di comunicazione affettiva e di rapporto con i genitori. Fondamentalmente è timido e vigliacco, ha paura di intraprendere qualsiasi cosa e di andare
avanti nella vita, ma non tollera le sue debolezze, ammira l’indipendenza e vuole sembrare più grande degli altri. E’ suscettibile, ostinato e si intestardisce quando riceve ordini. Rifiuta le imposizioni, non sopporta di essere contraddetto o rimproverato e può essere convinto solo con il ragionamento. Spesso non ama giocare, gioca prevalentemente da solo, con bambini più piccoli di lui o con coetanei dal carattere accondiscendente.
Di frequente è precoce e molto dotato intellettivamente, ma può presentare problemi di dislessia e di disortografia. Può avere difficoltà di socializzazione in ambito scolastico, soprattutto quando ha l’impressione di non essere considerato dagli insegnanti e dai compagni. Tendenzialmente s’impegna a fondo e con scrupolosità negli studi, ha il senso del dovere ed è disposto a rinunciare al gioco e ai divertimenti pur di ottenere brillanti risultati. Spesso è molto irritabile e di cattivo umore soprattutto al risveglio. Urla, insulta i genitori, fa capricci o chiede insistentemente la stessa cosa. In realtà è molto sensibile e bisognoso di affetto ma non lo rivela e non si comporta in modo tale da ottenerlo.
• Adolescente
In genere è piuttosto magro, la maturità sessuale è tardiva e i rapporti con l’altro sesso di frequente sono conflittuali. Il più delle volte procede brillantemente negli studi, è presuntuoso, ambizioso e anela a posizioni di vertice e di potere. In altri casi è molto insicuro, può abbandonare gli studi per seguire speculazioni filosofiche, può abbracciare ideali politici e religiosi, può entrare a far parte di qualche setta e rifiutare la società e la famiglia.
• Adulto
Può essere magro e longilineo o pletorico e obeso. La muscolatura è comunque scarsamente sviluppata, l’addome è piuttosto globoso e gli arti inferiori spesso edematosi. Il viso è magro e solcato precocemente da rughe, gli occhi sono cerchiati, lo sguardo è intelligente, vivace ma nello stesso tempo severo. I capelli incanutiscono in giovane età e contribuiscono a farlo apparire più vecchio di quanto in realtà non sia. In genere è freddoloso, ma non tollera il caldo. Spesso presenta squilibri metabolici, dislipidemie, iperuricemia, alterazioni della funzionalità epatica e renale, impotenza o problemi legati alla sfera sessuale.
Va soggetto a: cefalea, gastrite, ulcera peptica, dispepsia, epatopatie, litiasi epatica e renale, gotta, affezioni reumatiche, bronchiti, asma e dermatiti. Dal punto di vista mentale si può sottolineare: il basso livello di autostima, l’egocentrismo, l’orgoglio, l’ambizione, la suscettibilità, l’ipersensibilità, l’ansia, la paura della solitudine, i deficit mnemonici, le fluttuazioni del tono dell’umore, la diffidenza e una forte carica aggressiva.
CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Periodicità dei sintomi.
- Lateralità destra.
- Aggravamento dalle 16 alle 20.
- Incapacità di tollerare ordini, imposizioni, contraddizioni, limiti personali e insuccessi.
- Conflitto tra autosvalutazione ed egocentrismo, ambizione e amore del potere.
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Pazienti di intelletto acuto ma fisicamente deboli, emaciati nella parte superiore del corpo, sedentari, assorti nei loro pensieri; carnagione spesso giallastra, cerea, aspetto prematuramente vecchio. Bambini precoci, gracili.
2 - Mancanza di energia mentale; stanchezza e disturbi mnemonici; usa parole sbagliate, ecc.; ipocondria con irritabilità; sensibilità emotiva; tendenza al pianto; apprensione per il futuro; mancanza di fiducia nelle proprie capacità, eppure “ce la fa”; non ama la compagnia ma ha paura della solitudine; le donne hanno paura degli uomini.
3 - Disturbi gastro-intestinali cronici: acidità di tutto l’apparato digerente; buon appetito ma sazietà dopo pochi bocconi; eccessiva flatulenza, molti borborigmi migliora defecando; desidera dolci, squisitezze; non ama le ostriche e spesso la carne; peggioramento da caffè, vino, fumo, cipolle; prevalentemente stitico.
4 - Diatesi urica; sabbia rossa nelle urine, con il bambino che piange prima di urinare; oppure c’è poliuria di urina chiara.
5 - Secchezza della pelle (specialmente le palme) e delle mucose: ostruzione nasale con secrezione di croste e tappi elastici.
6 - Pinnamento delle ali nasali, di natura clonica e indipendente dalla respirazione (nelle patologie respiratorie: Ant-t.).
7 - Un piede caldo (di solito il destro), l’altro freddo.
8 - Irritabilità dopo interruzione di un pisolino.
9 - Lateralità destra o da destra a sinistra.
10 - Modalità:
a) peggioramento dagli estremi di temperatura, ma specialmente dal caldo; dal calore generato da uno sforzo; dalle 16 alle 20, a volte anche più tardi (Hell.); dormendo; da una costrizione; all’aria aperta, spec. se si scopre e fa del movimento leggero;
b) sintomi gastro-intestinali migliora dal calore.
TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
NUTRIZIONE [APPARATO DIGERENTE; sistema portale; pelle]. APPARATO URINARIO. LATO DESTRO [GOLA; torace; ovaia; addome]. Cervello. Polmoni.
- Lateralità del rimedio: LATO DESTRO. Lato sinistro. LATO DESTRO e poi LATO SINISTRO.
EZIOLOGIA
Collera; vessazioni; mortificazioni; delusioni; fallimenti; spaventi; abusi alimentari; epatopatie; insufficienza renale; masturbazione, eccessi sessuali; soppressione di eruzioni; umidità; abuso di mercurio.
SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: il basso livello di autostima, l’egocentrismo, l’orgoglio, l’ambizione, la suscettibilità, l’ipersensibilità, l’ansia, la paura della solitudine, i deficit mnemonici, le fluttuazioni del tono dell’umore, la diffidenza e una forte carica aggressiva.
Il basso livello di autostima, l’egocentrismo, la necessità di approvazione e l’intolleranza narcisistica molto marcata, l’aggressività spesso mascherata sotto comportamenti conformistici e compiacenti, le fluttuazioni del tono dell’umore e l’adozione di modalità esistenziali improntate ora alla rinuncia delle costrizioni, ora alla rigidità di un ordinamento che ostacola una libera realizzazione del suo Io, rivelano una personalità di tipo predepressivo o ciclotimico.
Talvolta, l’autodeprezzamento, le difficoltà ambientali, l’antagonismo con le tendenze istintuali, l’abulia e il progressivo distacco emotivo, rappresentano dei tratti premorbosi di tipo schizoide.
Nella storia del paziente spesso è riscontrabile un ambiente familiare ansiogeno e coercitivo, contrasti con le figure genitoriali, un’educazione rigida, scarse rassicurazioni affettive o ansia di riscatto sociale, caratterizzata da notevoli investimenti o responsabilizzazione precoce da parte della famiglia.
L’ostilità della madre e l’indifferenza del padre o gli atteggiamenti iperprotettivi della madre e l’eccessivo autoritarismo e intransigenza del padre, spesso comportano nel bambino insicurezza, una sensazione di abbandono e di solitudine, atteggiamenti di sottomissione e di dipendenza, ma anche bisogno di autoaffermazione, fantasie megalomaniche di successo e aggressività con atteggiamenti oppositivi di ribellione. Le imposizioni ricevute dai genitori, in forma di divieti, minacce, accuse ed esortazioni, vengono amplificate in rapporto alle resistenze poste alla risoluzione del complesso di Edipo e comportano un forte Super-Io. Quest’ultimo, assunto al valore di norma della condotta adulta e di principio etico per eccellenza, comporta limitazioni o blocco delle pulsioni vitali e la prevalenza della ragione sui sentimenti.
Il conflitto narcisistico tra identificazione e immagine del sé, condiziona tutta la sua esistenza e spesso viene risolto ricercando con qualsiasi mezzo l’autoaffermazione e il raggiungimento di posizioni di vertice e di potere.
Questa finalità esistenziale può essere soddisfatta mediante l’intelligenza brillante, le capacità organizzative e sistematiche, lo spirito di sacrificio, l’attitudine al comando e la disponibilità a rinunciare alle sue pretese affettive. Tende a imporre le proprie idee e a prevaricare gli altri, ma sa essere diplomatico, lusingatore o sottomesso se necessario. In genere è duro e dispotico con i subalterni e gentile e affabile con i superiori, non sopporta di essere contraddetto o criticato ed è incapace di tollerare insuccessi e mortificazioni.
Il culto della sua personalità gli impone uno stato di allarme permanente e comporta l’incapacità di instaurare rapporti interpersonali autentici. Gli altri assumono il ruolo di avversari da combattere o da strumentalizzare, quello di spettatori del suo trionfo, ma anche quello di giudici inesorabili del suo declino. Il timore del confronto e del giudizio degli altri lo rende diffidente e poco spontaneo. Spesso nasconde la sua insicurezza e timidezza sotto una scorza rude e un carattere collerico, ma può commuoversi e gettare la maschera di fronte a regali inattesi o manifestazioni di sincero affetto.
L’apparente autosufficienza cela in realtà un forte timore della solitudine, la sensazione di sentirsi solo e non amato e notevoli difficoltà nei rapporti sentimentali, spesso caratterizzati da scelte razionali e non compromettenti. Nella donna la femminilità può costituire un ostacolo alla sua crescita, proiettata secondo modelli competitivi di tipo maschile, può essere rifiutata e comportare timore od odio nei confronti degli uomini, problematiche sessuali, avversione o abbandono dei figli e intolleranza per le attività domestiche.
Nell’uomo sono frequenti le problematiche sessuali caratterizzate da esaltazione o inibizione della libido, atteggiamenti libertini, scarsa attrazione nei confronti delle donne e impotenza. Spesso tende a imporre le proprie idee e la propria volontà alla moglie e ai figli, ha rapporti conflittuali con la famiglia e un atteggiamento negativo nei confronti della paternità. Quest’ultimo può derivare da rivalità nei confronti dei figli, quando si affermano quanto o più di lui, quando non lo obbediscono o gli mancano di rispetto. Spesso la solitudine, i deficit mnemonici e prestazionali, l’invecchiamento o la scarsa efficienza fisica comportano un grave autodeprezzamento e una sensazione di impotenza che si associano ad abbassamento del tono dell’umore, abulia, progressivo distacco emotivo e atteggiamenti di rassegnazione per mancata accettazione dei propri limiti.
MODALITA'
• Peggioramento
PRESSIONE DEI VESTITI. CALORE. Al risveglio. Vento. Mangiando: anche poco; o a sazietà; ostriche. Indigestione. Dalle ore 16.00 alle 20.00. Clima umido, burrascoso. Pressione. Prima delle mestruazioni, o da mestruazioni soppresse. Latte. Verdura, cavoli, fagioli; pane, dolci.
• Miglioramento
BEVANDE CALDE; cibo caldo. Applicazioni fredde. Movimento. Eruttazioni. Minzione. Dopo mezzanotte.
BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen