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Cosa c’è dietro la morte della cantante Amy Winehouse?

Creato il 05 agosto 2011 da Tnepd

Cosa c’è dietro la morte della cantante Amy Winehouse?

Cosa c’è dietro la morte della cantante Amy Winehouse? Amy Winehouse, la brutta cantante piena di orridi tatuaggi ma dalla bellissima voce sarebbe morta ufficialmente a causa del suo eccedere con l’alcool e la droga. Una spiegazione apparentemente plausibile ma …  Leggetevi un poco quanto scritto sul sito della BBC a riguardo del cosiddetto “club dei 27″, idoli del rock maledetti morti tutti a 27 anni per droga, alcool suicidio, o almeno sono queste le spiegazioni ufficiali. Di tutte queste morti si è fatto un gran parlare ed il mistero permane in alcuni casi. Anche per Amy Winehouse la morte potrebbe sembrare lo logica fine di una vita di eccessi, eppure lei si era appena disintossicata dall’eroina. Non dall’alcool però, dato che aveva dovuto interrompere il suo ultimo concerto ed annullare il tour perché troppo ubriaca per cantare. E questo che c’entra col club dei 27? C’entra perché, come si legge su un articolo del quotidiano l’unitàSecondo la fonte, la Winehouse avrebbe ricominciato a prendere eroina e avrebbe potuto farsi volontariamente una dose troppo grossa perché “non le importava più di vivere”. Alex Foden, il parrucchiere amico della Winehouse e autore della sua inconfondibile acconciatura, ha dichiarato che la star “sapeva” che si sarebbe unita al ‘club dei 27′ dei musicisti celebri morti a quell’età. “Amy mi diceva sempre di credere che sarebbe diventata un membro del club dei 27. Il fatto che abbia portato a termine i suoi piani mi spezza il cuore”, ha detto Foden. Ma sulla catena di eventi che ha portato alla morte della Winehouse ancora pesano troppe ombre. C’è da chiedersi se davvero questo pensiero di entrare a far parte del club dei morti a 27 sia un pensiero folle e paranoico di una personalità sitrutta dall’alcool e dalle drogheo se le sia stato suggerito da qualcuno. Ma questo credo che non lo sapremo mai. Dallo stesso articolo apprendiamo che dopo l’autopsia restano ignote le cause, strano, una morte dovuta ad un cocktail di eroina ed alcool o anche solo di un’eccesso di uno dei due, non si sarebbe dovuta evidenziare dall’autopsia? Invece si parla di ulteriori istologici e tossicologici che, secondo quanto riporta il corriere, saranno noti tra non meno di due settimane. Senza rischiare di fare affermazioni azzardate mi permetto di dire che il quadro al momento non è per niente chiaro. Mentre appaiono un po’ troppo frettolose le dichiarazioni ufficiali ed i titoli degli articoli di giornale apparsi subito dopo il decesso della sfortunata cantante, vedi ad esempio l’unità: “Amy Winehouse morta di overdose”.   A questo punto non possiamo fare a meno di notare che 2+7=9 e che la cifra 9 è legata fin troppo spesso ad eventi luttuosi e costruiti ad arte come l’11 di settembre, ovvero il 9 / 11 secondo la dicitura anglosassone.

Chi segue questo blog si dovrebbe essere reso conto che sia uno degli scopi dell’industria musicale quello di creare dei pessimi esempi da seguire per i giovani, nonché di sfruttare i veri talenti artistici e di utilizzarne l’arte per loschi fini.

A tale scopo non c’è niente di meglio della droga, dell’alcool, degli psicofarmaci per ridurre un artista ad uno zombie manovrabile. Se tu sei un ragazzino che adora la musica e la tua icona pop-rock fa uso di eroina, cocaina e alcool e poi magari si suicida, avrai paura di quelle porcherie o ne sarai attratto?

Non sarebbe assurdo che un personaggio costruito appositamente per nutrire il target giovanile, che adorava e imitava il suo stile di vita (leggi i commenti lasciati dai fan), abbia dovuto trovare il suo epilogo in questo modo.

La musica costruita dall’industria discografica ha la missione di creare dei gruppi che seguono delle mode e di veicolare a questi gruppi dei modelli di vita.

Chi è rimasto che fa musica ed è famosissimo a livello mondiale senza uno scopo veramento occulto o perlomento di deviazione o distrazione da tutto quello che sta accadendo? Nessuno.

In ogni caso godiamoci la dolce e struggente canzone (Back to black) del video di apertura, una canzone sul solito trito e ritrito tema dell’amato che ci abbandona, il cui testo però è tutto fuorché poetico … almeno nell’inizio quando Amy canta “kept his dick wet” ovvero “ha tenuto il suo uccello bagnato”

Forse è meglio allora Love is a losing game? Il testo verte sempre sulle solite malinconiche rime dedicato agli amori persi.


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