E’ appena cominciato il mese e in circostanze misteriose due ragazze sono morte. Una è Federica Mangiapelo, sedicenne morta la notte di Halloween dove abbiamo veramente sperato che non si trattasse della vittima di femminicidio numero #102. Così è stato perché secondo l’autopsia non ha subito alcun tipo di violenza e sarebbe infatti morta per cause naturali anche se non accertate. Resta giallo su come ci fosse finita nel lago. Intanto i giornali speculano sulla sua morte postando le sue foto su Facebook, moda dei nostri quotidiani quando a morire sono minorenni di bell’aspetto.
L’altra è un’altra giovane vittima scomparsa dal 17 ottobre. Si chiamava Cecilia Beretta, una studentessa di 25 anni di Abbiategrasso. Il 3 novembre un pescatore ha notato un cadavere femminile in avanzato stato di decomposizione, mentre pescava sul fiume Po.
Il padre la riconosce: Si tratta proprio di Cecilia. Sulla sua morte è giallo, sarà l’autopsia ad esaminarne le cause, non si esclude il suicidio, poiché giorni prima della sua scomparsa aveva lasciato alcuni biglietti di addio, non si esclude nemmeno la pista dell’omicidio dal momento che la donna presenta delle lacerazioni e il cadavere era nudo.
La violenza contro le donne, nel nostro Paese, come nel resto del mondo è un fenomeno che emerge quotidianamente nelle pagine nere di cronaca nazionale ed internazionale. Ogni giorno i giornali riportano notizie di eventi tragici che spesso coinvolgono figure femminili: violentate, discriminate e uccise secondo la logica del dominio e del possesso.
Sappiamo tutt* che non è la nazionalità, nemmeno la razza, nemmeno la classe sociale, nemmeno la regione a fare differenza: la violenza sulle donne coinvolge tutti gli strati sociali. L’unica cosa è che a farne spese sono sempre le donne. I motivi spesso sono legati alle proprie scelte mal-tollerate profondamente nelle società patriarcali, dove il corpo femminile è deprezzato a tal punto che stuprare o peggio uccidere una donna è diventato la normalità.
Noi attendiamo comunque i risultati dell’autopsia, che in un primo momento hanno ritenuto più accreditata l’ipotesi di suicidio, poiché la giovane donna aveva lasciato alcuni biglietti di addio in cui lei scriveva alla famiglia che avrebbe lasciato il nostro Paese. Vittima della crisi economica o ennesimo femminicidio?
Non potremmo saperlo senza i risultati dell’autopsia intanto resta un mistero il fatto che il suo corpo è stato trovato nudo e una testimonianza che dichiarava che Cecilia sarebbe scappata dall’Italia con un amico conosciuto in treno.
Intanto non dimentichiamo le vittime della violenza contro le donne e nemmeno che il 25 novembre verrà celebrata la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, postando su Twitter l’hashtag #25novembre.