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Cosa le racconterei...

Da Francesca_82
Sabato alla festa un amico mi ha detto che la sua amica ha scoperto di essere incinta da poco, prontamente le ha dato la mia email e lei mi ha già scritto. Non so Sergio che cosa le abbia raccontato esattamente del mio parto, ma conoscendomi le avrà detto che visto che a me è andata bene, magari sarà una passeggiata pure per lei. Fatemelo dire: io mi sento in imbarazzo quando racconto il mio parto, perché capitare nello 0,1% dei casi dove va tutto estremamente bene non è fare un buon servizio informativo. Poi non potrò nemmeno assicurarle che il corso pre-parto militarizzato, la piscina, yoga e capoeira e magari dai anche la batukada siano stati davvero i responsabili per arrivare ad una conclusione così felice nel giro di 10 minuti. E' che non lo so. Fossi stata ferma sul divano per 9 mesi magari sarebbe andata nella stessa maniera.
Quindi credo che tirerò fuori il discorso del fatto che io ero letteralmente cagada all'idea di partorire, che ero svenuta guardando fotografie di parti naturali, che ho vomitato sia nel primo che nel terzo trimestre, lei che mi ha detto che almeno questo non lo sta passando.
Devo creare empatia con questa ragazza e farle capire che ogni parto è un mondo a parte. Che come starà ascoltando il mio e altri cento, meglio che con la stessa velocità con cui registra le informazioni meglio che cancelli e riparta da zero.
Che faccia quello che si sente e se questo non coincide esattamente con quello che i medici le dicono, non lo faccia.
La gravidanza
Le dico che si concentri su se stessa e che davvero gli ultimi giorni prima del parto, sono unici perché sono ... la fine del viaggio. Che se li goda, che si rilassi, perché poi cambia tutto. All'improvviso saranno due e sarà tutt'altra vita. Le dirò anche di cercare di pensare più che può come un individuo -io non ho mai parlato a Marc quando era nella pancia e quando leggevo sulle riviste di farlo poi mi sentivo in colpa- perché poi per almeno 18 anni dovrà pensare per due.  Le consiglierò di viaggiare in questi mesi finché può, di andare al cinema, a mangiare gelati, in spiaggia, in montagna. Alle feste, claro que si. Le dico che non deve mammizzarsi troppo prima, altrimenti parte già stressata. Che se le dicono "ma sei incinta?" deve rispondere: "Si, perché?" Che porti in giro la sua bella panza con felicità ma senza (troppo) orgoglio. Perché troppe volte io mi sono sentita una pancia con due gambe, amici di Raul che mi hanno preso in considerazione solo dopo aver realizzato che dentro portavo l'erede del Pi. Si deve trattare bene, mangiare bene, fare movimento e già che c'è, se deve prendere misure drastiche raccomandate dal medico, che continui!! Io non capisco che senso ha mettere in riga le donne per 9 mesi, che non venga il diabete, che non ingrassino troppo...e farle vivere come in castigo e poi alaaaaaaa, ritornino al punto di partenza, quando poi arriva il bello! Le dirò di continuare a mangiare bene e trattarsi il meglio che può, che avrà davanti anni, ANNI, di corse e rincorse, notti in bianco e deve veramente ricorrere a tutte le energie possibili. Quindi se prenderà qualche buona abitudine che la mantenga per sempre.
Il parto
Ah, ragazza, qua in Spagna non è difficile avere l'epidurale, te la mettono pure quando non la chiedi, le consiglierei comunque l'ospedale di Manises perché pur essendo un terzo livello e ha tutto il necessario per intervenire, se vuoi puoi partorire sullo sgabello a forma di C e prendere in mano il bebé mentre esce. Altrimenti epidurale o al peggio il cesareo.
Non le posso consigliare più il parto in casa perché la mia ostetrica è partita da una settimana per l'Ecuador, dove rimarrà.... anni.
Che legga libri o non li legga, tanto poi tutta la teoria va a farsi benedire in quelle ore! Training autogeno o yoga vanno bene solo in chi ci crede, anche perché non si può iniziare yoga dall'oggi al domani, se non si è convinti nel profondo, nessuna tecnica di rilassamento può essere utile.
A casa!
Purtroppo si renderà conto di essere quasi una maruja : nonostante gli sforzi del marito, lei cambia meglio al bebé, lei pulisce meglio i piatti, lei ...lei ... lei. Che tristezza ammetterlo, gli altri danno una mano, ma noi dopo ripassiamo a dare una controllatina e quindi è difficile rilassarsi. Non posso dire niente sulla eventuale presenza della madre, visto che io non ho qua la mia, anche se dentro di me non la raccomanderei.
Il nano, ora è qua, come funziona?
Partiamo dal fatto che i bebé -mannaggia a loro- non rispondono veramente a tutte le tabelle e libri che ci vendono. Io credo che il sesto senso qua abbia un suo significato al momento di capire i mal di pancia, il sonno, la fame. Che non legga nessuna rivista che sicuro già le avranno inviato a casa. Che i consigli sono ben accetti, ma poi faccia a faccia con il nanetto c'è lei. Che nonostante le dicano "riposa!" non ce la farà proprio come vorrebbe. Ma scoprirà che nonostante la notte insonne, il sole sorge sempre e con lei anche la forza fisica e mentale. Che decida di allattare o andare di biberon, l'unica cosa sicura è che lo faccia con amore.Allattare stressa, non c'è dubbio. Sarebbe un crimine dire che no. A richiesta, certo del bebé. Anche se poi un orario più o meno si delinea, si deve rendere conto che per mesi e mesi sarà l'unica responsabile dell'alimentazione del bambino. E per questo ci vogliono i nervi saldi. E dire "e vabbé, mi tiro il latte e glielo dà il padre", eh c'è da vedere se il bambino è d'accordo.
Che non tutti se la sentono di applicare il cosleeping, ma che l'unica legge giusta è quella della madre e il suo bambino. Sia che si dorma dentro che fuori il lettone. Si, questo si, le consiglierò caldamente la fascia portabebé, perché è comoda davvero e non si sentirà una impedita al momento di andare a fare un giro. Fatti due conti partorirà a novembre, buona epoca perché non fa freddissimo, ma nemmeno troppo caldo -che ho patito io quando mi sarei voluta togliere la pelle di dosso e invece mi mettevo Marc nella fascia- quindi ideale per passeggiare con qualche chiletto in più appeso al collo.
Che dite, la spavento?

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