Il consigliere Cognetta lancia una provocazione che, a dirla tutta, sa di ricattuccio tipo prima repubblica, ma che io volentieri accetto. In seguito a una lettera in risposta al mio post “Temperature” e che non sto a pubblicare per intero, aggiunge il testo di una e-mail che gli ho inviato qualche tempo fa di cui, secondo lui, io dovrei vergognarmi. Io invece non me ne vergogno affatto e rilancio la palla a voi. Ecco la seconda parte del testo:
“P.S. Detto ciò passiamo al privato, (se ci riesci). Nella rettifica potresti aggiungere che il meetup ha deciso di non affidarti un incarico relativo alla comunicazione del gruppo consiliare (nonostante io fossi d’accordo) e che mi hai scritto: “Poi devo anche dirti che la Rini è l’unico politico che io conosco che ha messo in pratica il concetto di meritocrazia. Mi ha invitata per una mostra, nonostante io sia stata piuttosto feroce nei suoi riguardi (guardati Patuasia dall’inizio e te ne renderai conto) perché riconosce la mia capacità professionale e artistica, chi altri? Nessuno, tantomeno gli amici che come gli altri, compresi voi, salvaguardano i loro interessi di bottega. E lei sa benissimo che io non l’ho esentata dal mio severo giudizio politico per questo.”Così vediamo cosa ne pensa la gente.“
Ecco, Cognetta mi pone una specie di domanda alla quale io non so rispondere per cui la giro a voi. Dunque, cosa ne pensate del fatto che la presidente del Consiglio, Emily Rini, alla quale ho dedicato vignette e articoli piuttosto pungenti, abbia sorvolato sulla mia appartenenza politica e abbia invece considerato le mie qualità professionali, invitandomi a partecipare a una mostra? E cosa ne pensate della sottoscritta che prova ammirazione verso questo palpabile esempio di meritocrazia che, in quanto tale, se ne fa un baffo della tessera? Rispondete numerosi, così possiamo soddisfare la curiosità pruriginosa del nostro consigliere.
N.B.: Io sono per la trasparenza e le questioni che tratto con i politici per me non sono MAI private! Privata è la mia vita in famiglia, privati sono i miei viaggi e le mie emozioni, non certo le riflessioni che riguardano l’informazione, i partiti e il codice etico collettivo. Preciso inoltre che sono una giornalista e una blogger e quindi non considero amici i politici in quanto tali. E il privato di una qualsiasi personalità pubblica non incontra i miei interessi.