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Cosa scegliere tra tasso fisso e variabile

Creato il 09 maggio 2012 da Mutuonews
Mutui

Mutui, eurirs ed euribor ai minimi storici

Indice Euribor ed Irs in picchiata. Come regolarsi

L’indice Euribor, parametro numero uno per individuare il tasso variabile dei mutui, è giunto ai minimi storici. Senz’altro una buona notizia per quanti hanno stipulato questo tipo di contratto. Già, ma quanto durerà ancora questa bonaccia? C’è da fidarsi? Intanto l’indice a 1 mese è sporfondato al di sotto della soglia dello 0,4%, attestandosi sullo 0,399%: praticamente ad un passo dal minimo storico, 0,397%, toccato il 31 marzo 2010. L’indice a 3 mesi si è portato allo 0,7% e sembra ormai prossimo a sforare al ribasso questa soglia per puntare il minimo storico (0,634%).

Un po’ lo stesso discorso vale per l’indice Irs, sul quale sono calibrati i tassi fissi. L’Eurirs a 20 anni è scivolato al 2,55%, il parametro a 25 anni al 2,51%.

Quanti invece  vogliono avere ragguagli su quale tasso sia più conveniente tra fisso e variabile, hanno una buona notizia. Almeno per il momento, la scelta non può che propendere per il mutuo a tasso variabile.A riguardo, infatti, sussistono pochi dubbi. Il motivo è semplice. Nonostante il tasso Irs sia in picchiata al pari dell’Euribor, ciò non basta a preferire la rata costante. La differenza tra il miglior tasso variabile (3,5%) e il miglior fisso (5,8%) fa capire bene in quale direzione è preferibile andare.

 

 


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