Mutui, eurirs ed euribor ai minimi storici
Indice Euribor ed Irs in picchiata. Come regolarsi
L’indice Euribor, parametro numero uno per individuare il tasso variabile dei mutui, è giunto ai minimi storici. Senz’altro una buona notizia per quanti hanno stipulato questo tipo di contratto. Già, ma quanto durerà ancora questa bonaccia? C’è da fidarsi? Intanto l’indice a 1 mese è sporfondato al di sotto della soglia dello 0,4%, attestandosi sullo 0,399%: praticamente ad un passo dal minimo storico, 0,397%, toccato il 31 marzo 2010. L’indice a 3 mesi si è portato allo 0,7% e sembra ormai prossimo a sforare al ribasso questa soglia per puntare il minimo storico (0,634%).
Un po’ lo stesso discorso vale per l’indice Irs, sul quale sono calibrati i tassi fissi. L’Eurirs a 20 anni è scivolato al 2,55%, il parametro a 25 anni al 2,51%.
Quanti invece vogliono avere ragguagli su quale tasso sia più conveniente tra fisso e variabile, hanno una buona notizia. Almeno per il momento, la scelta non può che propendere per il mutuo a tasso variabile.A riguardo, infatti, sussistono pochi dubbi. Il motivo è semplice. Nonostante il tasso Irs sia in picchiata al pari dell’Euribor, ciò non basta a preferire la rata costante. La differenza tra il miglior tasso variabile (3,5%) e il miglior fisso (5,8%) fa capire bene in quale direzione è preferibile andare.