Cosa succede se la Giunta dichiara eleggibile Berlusconi

Creato il 12 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo credit: European People’s Party – EPP / Foter / CC BY

Cosa succederebbe se Berlusconi venisse dichiarato eleggibile dalla Giunta, e dunque idoneo a ricoprire la sua carica in Senato?
Nel caso in cui il Cavaliere, condannato in via definitiva a 4 anni (di cui 3 coperti di indulto) per il processo Mediaset, venisse legittimato a continuare la sua attività politica “battendo” la legge Severino, una conseguenza è data per certa da tutti: la fine del Pd sarebbe inevitabile.
Il Partito Democratico, già provato dalle proteste avute luogo durante l’elezione del Capo dello Stato, potrebbe non reggere a un nuovo colpo. Anzi, a non reggere il colpo sarebbe il suo elettorato.
Le tessere bruciate e le giovani leve del Pd che urlavano a gran voce “Rodotà! Rodotà!” per le strade di Roma sono ancora un ricordo troppo vivido e se il partito, che ha la maggioranza insieme a Sel e M5S nella Giunta, dovesse decidere di salvare politicamente il suo storico avversario, l’elettorato non accetterebbe alcuna spiegazione.
Forse Letta potrebbe finire il suo mandato, ma i voti del partito Democratico scemerebbero, drasticamente e con ogni probabilità, e confluirebbero in una bolla pronta a scoppiare e a dirigersi verosimilmente verso il M5s e forse Sel.
Pdl e alleati, annusando profumo di vittoria, potrebbero decidere che spingere verso il voto non sarebbe poi così male.

Anche il ruolo di Berlusconi ne uscirebbe rafforzato.
Legittimato a continuare l’attività politica, potrebbe trainare con rinnovato furore gli elettori verso una vittoria del Pdl che non apparirebbe a loro difficoltosa, soprattutto se il Pd stesse effettivamente affondando.
Potrebbe persino giocare il ruolo del martire incarcerato (in casa sua), additando la “magistratura rossa” come la causa delle sue ingiustizie, dimentico che la legge Severino, causa di tutte le sue tribolazioni con la Giunta, venne votata a maggioranza anche dal suo partito, e che già oltre 30 uomini politici in Italia hanno dovuto prendere atto della loro ineleggibilità.

Ma nessuno si è alzato a difenderli, tanto meno di fronte alla Corte Europea.

“La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari è un organo del Senato della Repubblica italiana che ha il compito di valutare i titoli di ammissibilità, cioè di verificare l’assenza di cause di ineleggibilità e di incandidabilità, di ciascun componente dell’assemblea legislativa, di verificarne la regolarità dell’elezione e di accertare quali siano i candidati subentranti nell’ipotesi che un parlamentare cessi dal mandato prima della fine della legislatura: il completo di tali funzioni va sotto il nome di verifica dei poteri”.


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