Lago Rosa, un nome che già di per sè suscita stupore e meraviglia.
Una bellezza della natura più unica che rara, tanto che nel mondo intero se ne contano meno di una decina: uno di essi si trova proprio in Senegal, a una ventina di chilometri da Dakar ed è ufficialmente chiamato Lago Retba.
Noi lo raggiungiamo a bordo di un pulmino 4×4 che, sobbalzando sul terreno accidentato, ci fa saltellare come sulle giostre.
Lo scorgiamo già da lontano, quando il sole di mezzogiorno rende la tinta dell’acqua ancor più intensa e brillante.
Il Lago Rosa
Lo sapete a cos’è dovuto questo colore così assurdo?! A un semplice e minuscolo batterio, scientificamente detto Desulfohalobium Retbaense, particolarmente amante del sale e dunque densamente presente in questo lago.
Eh sì perchè il Lago Rosa, oltre a rappresentare un’attrativa turistica mozzafiato, è anche un’importante fonte di reddito per l’economia senegalese: attorno a noi decine di donne, instancabili, si caricano sulla testa ceste piene di sale che, dopo essere stato estratto dall’acqua, viene poi insacchettato e venduto.
Più ci avviciniamo alle sponde, più il rosa appare sgargiante. L’ondeggiare dell’acqua genera varie sfumature in movimento che contrastano nettamente con il bianco abbagliante dei cumuli di sale. Qua e là, le vernici sgarcianti delle piroghe interrompono la bicromia con pennellate di verde, blu e giallo…ma le foto non rendono!
L’autista si diverte a derapare, ad arrampicarsi sulle dune e poi a scivolarvi giù in velocità mentre noi, tra ansia ed esaltazione, gridiamo come bambini sulle montagne russe.
La nostra escursione si conclude nel migliore die modi: l’incontro con l’Oceano!
Sfrecciamo sulla spiaggia, il vento tra i capelli e il rumore delle onde in sottofondo. Lungo il percorso incontriamo addirittura delle mucche e ci fermiamo per sgranchirci un po’, bagnandoci finalmente nell’Atlantico.