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Coscia vi siete persi

Da Danielevecchiotti @danivecchiotti

Coscia vi siete persiOre 20.50
Si parte con un siparietto da avanspettacolo en travesti. Ma anche I Soliti Idioti fanno confidare in una serata piacevole, se li si confronta con l’orrore vissuto ieri sera.
Incredibile ma vero, per quasi cinque minuti Morandi parla davvero di Festival, di meccanismo di gara, di orchestra, e di gara ta le canzoni. Per un attimo sembra addirittura di vedere il Festival di Sanremo.

Ore 20.54
Entra Nina Zilli, e il brano piace molto, a noi ancora fissati con le atmosfere da juke box e rotonde sul mare. Ma lei, che so essere bravissima dal punto di vista vocale, continua a non convincermi. Come se mancasse l’interpretazione, il cuore, la passione, la profondità. Voto: 7

Ore 21.00
Su Radio Stonata comincia la replica della quarta e ultima serata di “Sanremo Gran Casinò”. Paola Lippi Wuber scende la scalinata vestita del suo esclusivissimo abito Penetton. Altro che Belen, Canalis e Ivanka! E l’auditel registra un forte calo di ascolti per Raiuno.

Ore 21.07
Morandi risponde all’erotismo della Wuber mandando sul palco quella porcellona di Arisa. Non riesco proprio a pensare a questa canzone come a un successo, un disco che venderà, si ascolterà e si canterà. Ma lei canta benissimo, ci mette l’anima, e visto che mi sta molto simpatica, mi auguro che questo premi. Voto: 7

Ore 21.11
Tornano Zio Fester di Mergellina e Morticia Addams gonfiata dal gommista, alias Gigi D’Alessio e Loredana Bertè. Lo so, mi sto facendo condizionare dalle recensioni positive quasi unanimi di tutti critici dei quotidiani, e dal fatto che – per senso del dovere storico nei confronti del Sig. Tatangelo – oggi ho riascoltato più volte il pezzo in mp3. Inevitabile, dunque, che mi venga da rivalutarli. Anche perchè lei stasera è solo stonatissima, non oscena come ieri. Voto: 6 ½

Ore 21.20
Canta anche PierCarone di Maria diretto dal parrucchino di Lucio Dalla e io decido che è meglio andare a mangiare qualcosa. Mi sento offeso per tutte le prostitute del mondo che, già sufficientemente maltrattate e sfruttate, non meritano anche questa canzone. Voto: 3

Ore 21.35
Con Alessandro Casillo comincia anche la gara “social” dei giovani e, alla faccia della novità, sembra di essere a Sanremo 1992, con un pezzo di quelli che nell’epoca Baudo andavano per la maggiore, e che hanno creato chili di false speranze a tanti illustri sconosciuti di oggi. Voto: 3

Ore 21.41
Ma siamo sicuri che Giordana Angi abbia davero diciott’anni? Vicino a lei sembrerebbe giovane persino Anna Tatangelo. Un pezzo difficile e ricercatissimo messo contro il più banale pop melodico sanremese. Davvero spiacente, Giordana, sei mille volte più brava del tuo rivale. Quindi, inevitabilmente, sarai la prima trombata di questo festival. Voto 7 ½

Ore 21.52
E’ il turno dei Matia Bazar. Più ascolto il pezzo, meno posso fare a meno di immaginarmelo cantato da Antonella Ruggiero. E certamente sarebbe stata un successo. Perchè la canzone è molto più bella e ben costruita di quanto la povera Silvia Mezzanotte – per quanto brava – riesca a renderla. Voto: 6 ½

Ore 21.56
La Canalis non si smentisce male. E’ costretta a leggere anche quelle quattro cose che pure un ottantenne imparerebbe a memoria in un nanosecondo con una dizione impeccabile. Invece lei tiene gli occhi fissi (e fessi) sul gobbo e annuncia senza capire cosa dice: “Signore e Signori.. UGENIO FINARDI!”. Ed eccolo entrare sul palco, l’ottantenne di cui sopra. I critici si dicono entusiasti di questo brano, ma è solo per dovere all’unico che qui a Sanremo ha una leggera aura di impegno sincero addosso. Domani ce lo saremo già tutti dimenticato. Voto: 4 ½

Ore 22.03
Siparietto Zelig con due comici da nave da crociera (Costa Concordia). Io abbasso l’audio e torno da “Sanremo Gran Casinò”. Iva Zanicchi canta “Zingara” e a me sembra mille volte più attuale dello sketch dentro lo schermo. Voto: -1

Ore 22.10
Come previsto, Alessandro Casillo passa il turno eliminando l’unica che sembrava aver qualcosa da dire è da cantare. A sconvolgere è la percentuale del risultato: 89% lui, 11% lei. Questo paese non cambierà mai. Voto al televoto: inclassificabile.

Ore 22.16
Entrano sul palco gli Iohosemprevoglia. Vedi in faccia il cantante/leader del gruppo e capisci il perchè del nome: sicuramente non ne prende mai. Ma, per quanto loro siano intrombabili, sul palco c’è persino qualcosa più brutto di loro: la canzone. Voto: 2

Ore 22.20
Quella di Celeste Gaia è l’unica canzone del gruppo social che io stia già ascoltando da un bel po’ di giorni, l’unica che mi abbia colpito al primo ascolto e che continui a farmi venire voglia di far ripartire l’ipod da capo. E poi lei ha lo sguardo intenso, un po’ da santarellina, un po’ da pazza ossessiva. Insomma mi piace. Eccome. Voto: 9

Ore 22.28
A me la Emma di Maria fa tornare in mente Laura Bono. E la sua canzone impegnata mi piace così tanto che mi viene da augurarle lo stesso identico successo. Voto: 4

Ore 22.29
Belen Rodriguez ha molte più chance di farmi diventare eterosessuale di qualunque sermone di Ratzinger e Celentano.#melafareiassai. Coscia vi siete persi, tutti voi che denigrate il Festival e non lo seguite! Voto: 9
Quello che invece mi piace di Elisabetta Canalis è ciò che potrebbe raccontare di Clooney sotto la doccia. Voto: 4
Di Ivanka Mratzova ho l’impressione che lei e la Nanì di PierCarone siano la stessa persona. Voto: 3

Ore 22.46
Dopo cotanta esplosione di seni, sederi e labbra femminili, vedere la faccia spaventosa di Cristiano Godano è quanto di più antierotico e ammosciante si possa immaginare. Mai un cognome fu meno profetico di così. E anche la canzone avrebbe bisogno di un bel cocktail di cialis e viagra. Voto: 4

Ore 22.52
Irene Fornaciari. Una voce nasale di citofono canta una pessima imitazione di un brutto pezzo di Zucchero. Da eliminare al volo per non pensarci più. Voto: 2

Ore 22.58
E dire che Samuele Bersani era pure un cantautore promettente. Adesso fa venire in mente il peggior Cristicchi con l’intonazione di Tricarico. E continuo a pensare che se questo pezzo, anzichè uno con l’aria da intellettualoide, l’avesse cantata Arisa o Orietta Berti sarebbe stata sbattuta fuori al primo turno. Voto: 4

Ore 23.15
Carlo Carlo vorrei ti chiamassi Carlo viene inspiegabilmente eliminata”. E io vorrei mandare a quel paese coloro che votano in maniera del tutto incomprensibile. Voto: 1

Ore 23.18
Erika Mou è l’ennesimo prodotto vincente a priori di Caterina Caselli. Un po’ Elisa un po’ Giorgia, quindi inevitabilmente odiosa. Canta a ripetizione “Voglio diventare vecchia” e a sentirla cantare sembra che il suo sogno sia già stato esaudito. Voto: 2

Ore 23.27
Arrivano i figli di Madonia e viene spontaneo esclamare “Denovo!”. Non nel senso del nome del gruppo del padre, ma proprio nel senso partenopeo di “N’ata vota!!!”. Canzonetta anni ’60 da Dik Dik. O, in questo caso, da Dick-Dick. Voto: 5, ma a confronto dell’appiccicaticcia Mou meritano un 12!

Ore 23.33
C’è Chiara Civello che, con la sua faccia da impiegata dell’ufficio postale, non riesce a star dietro alla fama di grandissima voce jazz famosa in mezzo mondo che l’ha preceduta nelle settimane di lancio del Festival. La canzone continua ad oscillare tra la musica d’autore e la balera di periferia. Ma io adoro le balere di periferia, quindi le concedo un bel 7 ½

Ore 23.43
Entra la Rossa Noemi, che ha uno dei pezzi più astuti di questo Festival e infatti è già in vetta ai donwload su Itunes. Ma io proprio non mi ci vedo a votare questa canzone, nè tantomeno a comprarla. Voto: 5

Ore 23.57
Pensavo fossimo alla fine e invece c’è ancora un duetto dei giovani. Marco Guazzoni stonicchia ma si fa ascoltare. Ma soprattutto il suo direttore d’orchestra si fa guardare e riguardare. Voto alla canzone: 7. Voto al direttore d’orchestra: 9.

Ore 00.03
“La mail che non ti ho scritto” di Giulia Anania. Il giorno nuovo arriva con una canzone vecchia vecchia, che di contemporaneo ha solo il titolo che strizza l’occhiolino ai ggiovani digital di ogni età. Voto 5meno

Ore 00.11
Lo sketch sull’omosessualità dei Soliti Idioti degno del Festival 1972 fa quasi venire voglia di affrontare ancora l’argomento riascoltando “Il mio amico” della Tatangelo o “Luca era gay” di Povia. Voto: meno (meno a basta, meno di qualunque cosa). Voto a Morandi che ripete tre volte “Io non ho niente contro gli omosessuali”: ancora meno del meno.

Ore 00.19
Non è proprio l’ora per una canzone di Renga. Ad ascoltare i suoi arzigogolii vocali artefatti mi si ripropone persino la camomilla. E dire che questo noioso, ripetitivo fintocantautore divide il letto con la sublime interprete di “Sia maledetto questo amore / che sale e scende come un ascensore”. Voto: 4

Ore 00.25
Ultima in ordine di apparizione, Dolcenera (con meches Dolceblu) ha parecchie chances di ritrovarsi ultima anche nella classifica di gradimento. La canzone è davvero insulsa, priva di melodia, di testo, di qualunque appeal. Voto: 3

Ore 00.34
Dopo un balletto osceno che spinge Morandi a dire a Ivanka “vatti a riposare”, Marco Guazzone passa il turno e arriva in finale. Il merito è, palesemente, tutto del direttore d’orchestra.

Ore ??.??
Oramai sono così poco lucido che non riesco nemmeno a capire perché sto ancora davanti alla televisione accesa. Ho la netta convinzione di essere tornato all’era Baudo, quando all’una del mattino aveva cantato la metà dei cantanti in gara e dovevano esibirsi ancora 25 ospiti stranieri. Ma qualunque cosa, a questo punto, sarebbe meglio della faccia di Papaleo e dei Soliti Idioti.
La mia amata Belen, purtroppo, saluta e lascia definitivamente l’Ariston. In primis perché lei, potendo scegliere, preferisce sempre essere trombata. E poi perché il regolamento le impone di abbandonare il Festival, visto che – come è risaputo – la sua farfallina è tutt’altro che inedita.

Ore 01.08
Finalmente siamo arrivati al verdetto delle giurie. E per scoprirlo devi pure riascoltare trenta secondi di tutti i brani. Finita la carrellata di clip, potrò anche mettermi il cappotto ed andare in ufficio.
Ma veniamo al dunque…
Sui Marlene e Fornaciari non avevo dubbio alcuno.
PierCarone di Maria eliminato mi sembra un momento di giustizia inedito in Italia. Ma poi ricordo che accadde anche a Valerio Scanu il quale, tre sere dopo, vinse il primo premio.
Del tutto inattesa invece l’esclusione di Fester D’Alessio e Morticia Bertè. Però ripenso alle labbra di lei, al jeans da bancarella di lui, e al modo in cui cantavano insieme e credo sia giusto così. Un po’ mi spiace, per il mio vecchio Giggì, ma in fondo è proprio andata a cercarsela. Anche perché Loredana Berté riuscirebbe a far eliminare dalla gara persino Vasco Rossi.
Voto alle giurie: 6.
E ora tutti a nanna. Tanto fra due ore e mezza si ricomincia da capo.
Perché Sanremo è Sanremo.


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