Ormai ho trentatre anni, ieri constatavo che mia figlia appena nata (9 mesi) è più vicina ad iniziare il liceo di quanto non sia vicino io alla fine del mio.
Conti strani che si fanno forse perché siamo un po’ tutti cabalisti, posto che io sappia veramente cosa significhi esserlo.
Comunque mi sono incartato in alcune riflessioni personali ed ho fatto l’elenco delle cose che non imparerò mai. Lo condivido, in modo che possiate saperlo anche voi e possiate farvene una ragione.
1. Non imparerò mai a non anticipare la fine della frase di chi mi parla. Anche senz interromperlo ma a metà frase ho l’arroganza di sapere come finirà. Quindi non cercate frasi ad effetto, con conclusioni illogiche, tipo “Sai la mia auto è vecchia e adesso ho deciso di cambiarla, mi prendo un trapano a percussione”. Io non capirò mai trapano a percussione.
2. Non imparerò mai a stare zitto, almeno nella mia testa. Vorrei dire a chi ha cercato di insegnarmi a stare zitto che ha fallito. Forse invecchiando deciderò di trasformare i miei interventi in borbottii da anziano burbero. Vi comunico che se lo farò vi perderete qualcosa.
3. Non imparerò mai ad essere serioso. Io sono serio, anche molto se voglio, ma ho solo questa vita e ho deciso di essere sorridente, di rider e di scherzare. Se confondete serio con serioso mi dispiace per voi che non capirete mai fino in fondo quello che posso darvi.
4. Non imparerò mai a essere ordinato. Io odio il disordine, vorrei essere più ordinato ma non mi riesce, mi annoia. Ogni tanto faccio grandi campagne di riordino ma poca roba. Il mio rimane un ordine relativo e non assoluto, un ordine di sostanza (trovo quello che cerco) e non di forma (la mia scrivania non ha mai l’aspetto di una scrivania ordinata).
5. Non imparerò mai a non bere acqua fresca in estate, la sera/notte quando è caldo. Lo so che poi sudo come un baghino ma è più forte di me, baratto 5 secondi di piacere con minuti di agonia.
6. Non imparerò mai a non farmi un’idea sulle cose a non avere un’opinione su tutto e a mantenerla a lungo. Mi faccio continuamente delle idee su quello che mi circonda, potrei fare “l’impressionologo” ma mi piace farmi un’idea e poi rivederla, sistemarla. Quindi se oggi sostengo una cosa diversa da quella che sostenevo ieri chiedimi il perché, non darmi dell’incoerente (cosa che potrebbe essere vera).
7. Non imparerò mai a farvi fare i cazzi miei, mi farò volentieri i fatti vostri ma i fatti miei a vostra disposizione sono a livello superficiale, sotto non si vede nulla.
8. Non imparerò mai a non essere testardo e cocciuto e a partire dall’assunto che io ho ragione. Mi spiace, poi magari ci ripenso ma la partenza è sempre quella.
9. Non imparerò mai a non cambiare repentinamente discorso. E' naturale per me volare di palo in frasca senza alcuna logica che non sia quella del "mi è passato per la testa". Magari posso imparare a non interrompere per dire cose che non c'entrano col discorso, questo posso farlo.
10. Non imparerò mai a considerare che gli elenchi puntati possono anche essere composti di 6 o 7 punti e non per forza di 5 o suoi multipli.....
Ecco, forse ce ne sono altri, forse no. Comunque, averli scritti non è che faccia sentire meglio, se qualcuno pensava fosse una sorta di terapia. Però ora che li ho scritti magari qualcuno di questi imparo a farlo….certamente non il 5, quello è insito in me, fa parte di me, non è trattabile.
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