La scuola pubblica italiana svolge due funzioni insostituibili che le sono assegnate dalla Costituzione: assicura a tutti i cittadini un’istruzione scolastica obbligatoria di almeno otto anni, successivamente elevati a dieci; realizza, insieme alle altre istituzioni, la formazione della persona e la mobilità sociale, promuovendo e sostenendo i “capaci e meritevoli” per garantire pari opportunità a tutti i cittadini.
Così si legge nel paragrafo Principi e finalità , subito sotto al capitolo Profilo dello studente al termine del primo ciclo d'istruzione, nella Bozza del 30 Maggio 2012 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Non so se è un problema mio di comprensione del testo, però vi trovo un deciso squilibrio intenzionale: un'istruzione scolastica obbligatoria, la formazione della persona e la mobilità sociale (forse intendevano dire alla mobilità, perchè realizzare la mobilità sociale da parte della scuola la vedo in salita), poi si parla di promozione e sostegno per i "capaci e i meritevoli".
E gli altri?
Ma non sarebbe meglio, visto che la Costituzione è citata a più riprese, scrivere che la scuola è il luogo dell'accoglienza con l'obiettivo della formazione della persona, che sostiene i percorsi individuali di crescita culturale, personale e di gruppo.
La parola promozione ecco la lascerei fuori, riferita com'è a capaci e meritevoli, perchè messa così significa che gli altri sono bocciati, e se anche abbiamo consapevolezza di ciò, come in effetti è anche giusto, io però lo riserverei al curricolo delle scuole. In un documento aperto, come di fatto si dichiarano le Indicazioni, il sostegno non può che rivolgersi a qualunque studente, perchè il sostegno, inteso come supporto e aiuto, è indipendente dai meriti e dalle capacità.
Avete letto la bozza, cosa ne pensate?
Man mano che le leggo segnalerò altri dubbi e perplessità, ma anche i punti che mi appaiono più rilevanti e degni di nota. Anche se restano solo cinque giorni per segnalare al ministero tramite questionario le proposte di modifica. Anche i tempi ristretti sono un modo poco democratico di fare le consultazioni.
Materiali utili: qui il pdf della Bozza (contiene l'introduzione che invece non è presente nella copia inviata alle scuole) e qui la bozza in formato Mobi per il Kindle. © Crescere Creativamente consulta i Credits o contatta l'autrice.