Questo è un post per tutti quelli che non vedono l’ora di andare a vivere da soli. Il messaggio è il seguente: NON FATELO! STATE CON MAMMA E PAPÀ TUTTA LA VITA! Il mondo, là fuori, è orrendo e ostile per gli esseri umani abituati bene sotto il comodo tetto dei genitori.
Ho raccolto quindi una serie di insegnamenti che potranno tornare utili a chi sta per compiere il grande passo. Meglio sapere quello che vi attende.
Ho imparato:
Che il sabato e la domenica non sono giornate di relax e divertimento, ma dedicati alle lavatrici
Tempo fa vivevo l’avvicinarsi del weekend come il momento delle grandi dormite e delle uscite condite da fiumi di alcol e pazzie. Bene, tutto questo non è più possibile perché il sabato e la domenica sono giorni interamente consacrati alle lavatrici. In primis perché l’energia costa di meno nei weekend e, in secundis (ammesso che l’espressione esista), fare le lavatrici comporta una certa capacità organizzativa nel tenere in considerazione i tempi necessari per lavaggio, asciugatura e eventualmente anche per lo stiro. Tutto deve incastrarsi alla perfezione affinché il lunedì mattino tutto il guardaroba sia di nuovo a disposizione.
Che pranzi e cene richiedono un’elevata capacità di programmazione
Purtroppo, quando si vive da soli, sappiate che pranzi e cene non si materializzano magicamente sulla tavola. La brutta notizia è che non basta nemmeno aprire il frigo e apparecchiare la tavola. Ci sono alcuni cibi che richiedono degli specifici tempi di cottura (!), altri che addirittura vanno tirati fuori dal congelatore con ore di anticipo. E, cosa ancora peggiore, una volta tirati fuori e scongelati vanno consumati entro poche ore. Insomma, UN INFERNO. Soprattutto per chi è abituato a vivere la vita senza farsi troppi programmi.
Che stirare le camicie è molto più difficile che conseguire un PhD
Io mi auguro che voi abbiate un lavoro che vi permetta di andare in ufficio tutti i giorni con la t-shirt. Perché le camicie sono il male. Non solo perché spesso sono un indumento scomodo che provoca sudori indesiderati, ma perché stirare una camicia è più difficile che risolvere un’equazione di quinto grado. Motivo per cui io non ci ho nemmeno provato e lascio fare direttamente ad altri (spendo sicuramente di meno di quanto avrei speso per acquistare le nuove camicie dopo averle rovinate col ferro da stiro).
Che fare una lunga doccia calda è bellissimo, ma costa un fottio di soldi
Qualche giorno fa ho ricevuto la prima bolletta del gas relativa al periodo invernale totalmente a mio carico. Ho avuto vari mancamenti. Una cifra che per qualche istante ho pensato fosse un’altra rata del mutuo. E invece no, era proprio il costo del riscaldamento tra novembre e gennaio, i mesi più freddi dell’anno. Ho finalmente capito che farsi delle lunghe docce calde e svegliarsi con in casa un lieve tepore sono cose bellissime, ma come tutte le cose belle COSTANO TANTO.
Che la polvere è il Demonio
Non importa quanto una persona si reputi pulita, ma dopo 4-5 giorni lo sporco e la polvere inizieranno inevitabilmente ad accumularsi in qualsiasi angolo e pertugio della casa. Questo significa che, a meno che non abbiate intenzione di ricreare le condizioni di vita dei porcili, è necessario pulire la casa almeno una volta a settimana. Cioè a me questa cosa che la casa non rimane pulita da sola ha piuttosto scioccato.
Che le riunioni di condominio sono la più grande perdita di tempo
Pensavate che andare in Posta fosse un’enorme perdita di tempo? Provate allora con le riunioni di condominio. Almeno tre ore in cui solitamente si discute di tutto e di niente. Soprattutto perché ciascuno parla di ciò che interessa a lui: della crepa nel muro di casa sua, del condizionatore che fa rumore e disturba casa sua, del colore degli infissi da rifare a casa sua. Invece di “riunione di condominio” potremmo ridefinirla “riunione di ciascuno parla di casa sua”.
Si conclude qui questo post che appartiene al ciclo “Hai scoperto l’acqua calda (che comunque costa)”. Ogni vostra aggiunta è più che benvenuta, vi aspetto caldi come un ferro da stiro nei commenti.