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Cose vecchie e nuove. Albe.

Creato il 02 novembre 2012 da Patriziacaffiero

ascolto

A tavola il primo novembre con un amico che non sa niente di me da gennaio, che non è talmente intimo da avere mancato con dolo a un rendiconto ma neppure lontano come radice, storia, intenti.

Ho scoperto tramite il racconto degli ultimi avvenimenti, da allora, di avere scavalcato montagne, di essermi nutrita di bacche miracolose, di avere delirato in modo sano.

L'evoluzione scorre parallela alla mia vita come un corso d'acqua gradevole, e spesso a mia insaputa.
Schegge di furiosa novità non soffocano più l'apparato digerente e respiratorio.

Il mio amico ha fatto la parte di chi subisce con cordialità e affetto il rovesciamento di un secchio pieno di novità profonde, taglienti, sorprendenti.

Anche lui è stato sorprendente,il suo equilibrio psicologico e fisico mi ha stupito, non smettevo di dirgli quanto mi sembrava rilassato, centrato.

Non gli dicevo di quanto mi sembrasse più positivo di quanto lo fosse un secolo fa.

D'altronde gli parlavo come una donna che non si riconosce, di un secolo fa, che sussurra da dietro uno specchio, o un paravento.

oltre

Ho conosciuto un libro che mi muove il pensiero e le azioni.
Un uomo dietro quel libro.

Ho cercato a tutti i costi di salvare una vita che non desidera emergere dalla nebbia. Si gettano solo semi, dunque.
Amo moltissimo alcune creature, ora lo so.
Sono amata.

Ho gettato i dadi sul panno con due uomini che non valgono la pena, e che non pensano che io valga la pena.
Ho deciso l'anno sabbatico dall'amore adolescenziale, l'unico di cui sia capace.

Ho sperimentato di più ciò che è rimasto stupefacentemente bello in Italia, il lavoro svelto e preciso del volontariato, mettersi a disposizione degli altri, attività indispensabile da parte di chi ha parecchio ego, come me e alcuni gatti che conosco e che, peccato, non ci pensano neanche.

Non è mai troppo tardi comunque, per superare la barriera dei propri interessi un pò meschini e sentire il vento delle questioni altrui, delle necessità altrui.

sincronie

Ho progettato nuove cose e le sto mettendo in pratica.

Sono stata spinosa come il porcospino spaventatissimo che ho incontrato su via Mazzoni, tre mesi fa.
Sono stata ingiusta, a volte.

E oggi sono atterrata in Borgata Immodena, dove il discendente dei vecchi padroni delle terre d'intorno mi ha accolta con due libri in mano e parole nuove, per via dei soliti miracoli di cui sempre ringrazio.

Stanotte è già morto Pasolini.

Vado avanti così, nel laboratorio di felicità paesana; cercando umanità.

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