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#cosebelledellavita - Vacanze: la Scozia mi tenta, Edimburgo mi chiama

Da Fioridilylla @c_venturini

#cosebelledellavita - Vacanze: la Scozia mi tenta, Edimburgo mi chiama

Paesaggio Scozia. Immagine da: www.turistipercaso.it

Fra le #cosebelledellavita annovero anche la scelta della meta delle vacanze estive. Organizzare il viaggio, individuare le offerte speciali, i low cost e gli itinerari sono momenti capaci di arieggiare il cervello. Quest'anno, dopo lunga astinenza dai tour in Europa, mi trovo nella super piacevole situazione in cui dover scegliere: mare o montagna? Caldo o freddo? Scozia o Croazia? La mia estate a Roma sarà immersa nel caldo torrido che scioglie anche il Colosseo e l'idea di una capatina in un luogo meno afoso e soleggiato non mi dispiace affatto. Ok. Sarò sincera. Sto "pressando" per Edimburgo
Lo ammetto. Penso a Edimburgo ma non penso ad Harry Potter. Mi rendo conto che per molti di voi la mia affermazione è un'amenità indecente. Non ho mai letto la saga del maghetto così come i mondi altri della Rowling mi sono quasi del tutto alieni. Evocare la Scozia significa, per me, evocare poeti come Robert Burns, gli affreschi letterari di Walter Scott e Stevenson, la fantasia di James Matthew Barrie, i romanzi rosa delle collane Harmony, miei antichi amici in tempi remoti. Significa anche ricordare le vicende storiche legate al condottiero William Wallace, alla regina Maria Stuarda e a tutti i moti indipendentisti e rivoluzionari figli del desiderio di autonomia scozzese. Che dire degli echi di "Braveheart" di Mel Gibson e dei testi degli Iron Maiden? E' un luogo di magia, mito e leggenda, di castelli incantati e natura struggente, selvaggia eppure ordinata, di mare e pioggia. 
Pensare alle vacanze mi fa venire in mente Pintereset o Instagram, i corsi professionali di fotografia e i racconti, le ambientazioni per  narrazioni da inviare ai concorsi letterari italiani. La mia immaginazione tratteggia anche il sogno di una casa a picco su una scogliera che si affaccia sul Mare del Nord o sull'Oceano Atlantico. Mi direte: ma quando la smetti di pensare al lavoro, per dritto o per rovescio? In effetti, il mio lavoro è la mia vita. E' una delle cose più belle che possa esistere. Il lavoro mi rende felice e mi stimola a migliorarmi, per questo è sempre presente nei miei pensieri. Non sono matta, lo giuro. Lavorare è uno dei tasselli significativi che mi definiscono come individuo.Il mio lavoro creativo mi diverte e, quindi, non riesco mai a "staccare" gli ambiti perché, in un modo o nell'altro, li collego tutti, sempre. Sapete? Mi manca andare in vacanza e, forse, non sono mai partita lasciando a casa ansie di vario genere. Non mi sono mai nemmeno divertita fino in fondo, perché problemi personali o economici hanno sempre offuscato tutti i momenti di gioia, lontana da casa. Quest'anno, programmando le vacanze a settembre inoltrato, potrò contare sulla garanzia dello stipendio e questo solo fatto mi genera tale e tanta pace interiore che non so esprimere quanto sia strano questo nuovo status. Ringrazio il cielo ogni giorno che mi ha dato questa possibilità. Guardo il mio contratto annuale, con diritto alla maternità incluso, è mi sento così.... shockata. Sono tornata al livello base degli esseri umani lavoratori. Ho diritto alle ferie e questo è più di quanto avessi mai potuto sperare in questi anni di disoccupazione e lavoro saltuario non contrattualizzato.
Oltre alla Scozia, ci sono anche altre mete in gioco. L'Italia, causa IMU e aumenti assicurati in tutta la rete alberghiera e nel trasporto pubblico, è pressoché esclusa dagli itinerari. La Croazia ci tenta per le spiagge, la Normandia è come una sirena che ci invita sensuale, Londra è uno stereo che pompa musica incalzante, con volume alzato alla massima potenza. Certo, nessuna di queste mete è tipicamente "estiva". Non c'è la classica Ibiza o Palma di Maiorca. Mancano anche le Seychelles o il classico tour in Egitto. Siamo ancora tentati dalla crociera, ma le compagnie norvegesi che battono il Mediterraneo o i fiordi non ci hanno ancora convinto del tutto (perché norvegesi? Perché viviamo con gli italiani tutto l'anno. A Roma, poi, l'attitudine alla vicinanza costante è soffocante e nevrotica, in molti casi. Almeno durante le vacanze, vorremmo avere a che fare con persone civili, straniere e ... non le stesse che incontriamo sul Raccordo Anulare o sulla Colombo verso Ostia). 
E voi? Avete già pensato alle vostre vacanze? Dove andrete di bello? 

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