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Cosenza, donne rumene adescavano anziani

Creato il 04 marzo 2014 da Makinsud

Nei giorni scorsi a Cosenza è stata sgominata una banda di donne rumene che adescava anziani uomini promettendo prestazioni sessuali e che, una volta giunte in luoghi appartati in compagnia degli adescati, li narcotizzavano e li derubavano dei loro averi, abbandonandoli per strada. L’operazione è stata svolta dai carabinieri della stazione di Cosenza Principale su disposizione della Procura della Repubblica sgominando la banda che era composta da quattro donne, di cui due sono state arrestate, una è stato sottoposta a fermo ed un’ultima risulta essere ancora ricercata. Le indagini sono state coordinate dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Cosenza, Antonio Bruno Tridico e Salvatore Di Maio, diretti dal Procuratore Capo, Dario Granieri.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere ha riguardato Rodica Lacatus, 43 anni e Ana Rosta Fraga, 26 anni, mentre il fermo ha riguardato Elena Geta Ciurar, di 36 anni, già note agli inquirenti. L’altra donna, già individuata e destinataria di un provvedimento restrittivo, si è resa irreperibile. Le donne romene, dopo aver ultimato le formalità di rito, sono state trasferite nella casa circondariale di Castrovillari, paese ai piedi del Pollino.

cosenza

Le indagini, da cui sono scaturiti gli arresti eseguiti nei giorni scorsi, erano state avviate nello scorso mese di Gennaio ed hanno messo fine a diverse rapine compiute ai danni di persone anziane, che venivano derubati anche dei loro abiti e abbandonati per strada in stato di incoscienza. Secondo gli inquirenti le vittime erano accuratamente selezionate tra uomini di una certa età e disponibili a trascorrere qualche momento d’intimità: dopo aver adescato l’anziano, con l’aiuto di una complice, le donne romena invitavano l’uomo in una zona appartata, offrendogli da bere una bevanda, in cui erano presenti le sostanze narcotizzanti. Mentre l’anziano gradualmente perdeva conoscenza, le donne, prima di abbandonarlo per strada, lo derubavano di tutti i suoi averi: orologi, soldi, bracciali, catenine, cellulari, carte di credito.

Purtroppo, negli ultimi tempi sempre più spesso gli anziani vengono adescati da persone che vogliono soltanto approfittarsi della loro solitudine e che, per tal motivo, risultano facilmente vulnerabili e propensi a fidarsi del prossimo: le prede più appetite da persone senza scrupoli.


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