Cosenza, il centro storico diventa Zona Franca Urbana

Nelle città italiane, e soprattutto al Sud, molto spesso i centri storici vengono abbandonati al loro triste destino, lasciati al degrado più assoluto nella totale indifferenza di amministratori e cittadini. A Cosenza, capoluogo di provincia calabrese, il sogno di rilanciare definitivamente “il centro storico più bello d’Italia” – secondo il critico d’arte Vittorio Sgarbi – è stato da sempre uno degli obiettivi principali da perseguire per i diversi sindaci succedutisi negli anni a capo dell’amministrazione della città dei Bruzi, a prescindere dal colore politico: dal socialista e meridionalista Giacomo Mancini fino all’attuale sindaco Mario Occhiuto.

In tal senso, per il centro storico di Cosenza si apriranno, ora, nuovi ed importanti scenari, con un rilancio definitivo della zona grazie al finanziamento di 7 milioni e 250 mila euro (sui 55 milioni complessivi destinati alla Regione Calabria) per le Zone Franche Urbane (ZFU), ossia quartieri specifici delle città con caratteristiche particolari, in cui per le attività presenti non si pagano tasse.

Questo tipo d’intervento che comporta l’esenzione dal pagamento delle tasse rappresenta un’occasione unica per il centro storico oltre che una ghiotta opportunità per gli imprenditori, in particolare in un periodo in cui una delle maggiori criticità dell’economia italiana sembra essere legata all’eccessivo carico fiscale per le imprese. La Zona Franca Urbana potrebbe consentire di attrarre nuovi capitali e nuovi residenti, anche nella direzione di fronteggiare il fenomeno dell’elevato spopolamento degli ultimi anni.

I destinatari delle agevolazioni per la Zona Franca Urbana saranno due diverse tipologie di attività: le microimprese e le piccole imprese. Nella categoria “micro” saranno considerate le imprese dotate di un organico inferiore alle 10 persone ed un fatturato o totale di bilancio annuale inferiore a 2 milioni di euro; nella categoria “piccole” saranno incluse le imprese con meno di 50 dipendenti ed un fatturato o totale di bilancio annuale inferiore a 10 milioni di euro.

La Zona Franca Urbana comporterà un’esenzione sulle seguenti imposte:

• l’Imu, per i primi quattro anni di imposta fino a 100 mila euro;
• l’Irap, con l’aliquota sul valore della produzione fino a 300 mila euro, che viene ridotta del 100% per i primi cinque anni;
• l’Ires, per le società di capitali;
• l’Irpef, per le persone fisiche;
• i contributi agli assunti a tempo indeterminato o ai dipendenti che vengono assunti almeno per un anno;

Per usufruire delle agevolazioni derivanti dalla Zona Franca Urbana le imprese dovranno essere già costituite e regolarmente iscritte nel registro competente ed avere sede legale o l’unità produttiva locale nel centro storico di Cosenza. “Il nostro centro storico – ha affermato il sindaco Mario Occhiuto – può essere una risorsa non solo per il passato e per la sua storia, ma anche per quel che potrà rappresentare in futuro. Se immaginiamo un percorso a medio termine, attivando le giuste sinergie con le associazioni e con chi intende investire nella parte antica della città, così come è accaduto per il Lungo Fiume Boulevard, potremo far ricredere anche gli scettici”.

Grazie al finanziamento della Zona Franca Urbana, il centro storico di Cosenza potrà avere l’occasione di sfruttare un simile “volano” per tornare ai fasti del suo passato: rivivere i tempi “aragonesi” in cui fu sede della prestigiosa Accademia portata al suo massimo splendore dal filosofo cosentino Bernardino Telesio; riscoprire il fervore culturale ed economico che la rese il secondo centro culturale del Meridione dopo Napoli, al punto da essere definita ”Atene della Calabria”; lustrare i suoi vicoli, le sue scalinate, i suoi scorci illuminandoli di una luce nuova.

Se ”l’esperimento ZFU” avesse successo, Cosenza potrebbe divenire un modello per altri centri italiani al fine di rilanciare le zone più antiche e suggestive in cui è ancora possibile respirare aria di storia e cultura, risollevandole dal degrado e dall’incuria.

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