Italiano: Particolare della margherita fissa della macchina da scrivere Olivetti Editor 3 (Photo credit: Wikipedia)
Indubbiamente c’è qualcosa di me stessa che mi sfugge, che ritorna a perpendicolo sui miei pensieri, periodicamente, che non mi lascia tregua.
C’è un quaderno che iniziai a scrivere quando avevo 15 anni, mi guarda da dentro il cassetto semiaperto, e non l’ho mai finito di scrivere, come un peccato commesso a metà o un’evasione incompiuta.Come una calcolo arrotondato per difetto.
So che i suoi quadretti perfetti meriterebbero la mia attenzione, ma ho sempre avuto paura di pasticciare le mie emozioni cercando di rendermele eterne. Della mia vita non ricordo se non gli spazi vuoti che non ho scritto; ciò che ho scritto è diventata un’immagine stilizzata di me che non riconosco, come qualcosa di compiuto da altri che non mi appartiene.
E vorrei scrivere un romanzo, ma poi perchè?
Indubbiamente c’è qualcosa della mia vita che vuole sfuggire alla mia considerazione cosciente; e io voglio lasciarlo così com’è.
Indubbiamente.