Yahw hey 'erwah יהו הי ערוה: Yhw il sesso
che dà la vita (Tzric. tav. A3)
Yahw wahaben יהו והבן:
Yhw e il figlio ( Tzric. tav. A5)
"Data la straordinaria abbondanza di segni e la pregnanza semantica dei documenti del Sinis (io non so se, nella sfragistica antica, esistano altri sigilli così minuscoli e così pieni, come un uovo, di informazioni) fatti a bella posta per stupire non solo i potenti committenti ma anche la categoria degli scribi più raffinati e più colti del tempo, è logico ritenere che non piccola parte del significato magico-religioso di essi, a così lunga distanza di tempo, ci sfugga (penso ad esempio, alla maggiore carica di senso che devono avere i numeri sacri, quelli che abbiamo ritenuto costituire il limite rigoroso della sequenza alfabetica che permette la reiterazione della formula sacra).
Così come ci sfugge certamente qualche aspetto di computo 'numerico' dei significanti che potrebbero essere di più di quelli da noi proposti e conseguentemente offrire una maggiore estensione di lettura particolare e generale dei documenti".
Così scrivevamo nella prefazione (1) di SaGra nel 2007, ben consapevoli che i sigilli cerimoniali del Sinis non potevano, data la loro composizione a rebus, non presentare altre parti non subito comprensibili ma solo dopo un più lungo e approfondito esame di essi. E non subito comprensibili se non attraverso uno stretto esame comparativo dei documenti con altri che si sperava che nel frattempo sarebbero venuti alla luce per accrescere le conoscenze non solo formali della scrittura nuragica ma anche quelle contenutistiche. [sighi a lèghere]