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Così fan tutti

Creato il 07 ottobre 2010 da Wanderer @Inneres_Auge
Hanno destato molto scalpore (ma de che?) le dichiarazioni del capo della procura antidpoing del CONI, Ettore Torri. "Ho parlato con alcuni corridori dopati e mi hanno detto che tutti si dopano. Se il doping non fosse pericoloso, sarebbe giusto legalizzarlo perchè tanto lo usano tutti." Contro Torri è partita una crociata moralista italiota e non solo. In realtà chi segue il ciclismo, chi lo ha seguito negli ultimi anni sa che queste parole non sono campate in aria. Vorrei ricordare alcuni dei casi più clamorosi
- Festina, poco prima del Tour(1998) molti corridori della squadra vengono trovati positivi all'EPO e la squadra stessa viene estromessa dalla corsa. Alcuni di quei corridori sono arrestati.
- Pantani: è il 1999 e il Pirata si avvia a conquistare il suo secondo Giro D'Italia ma nel suo sangue vengono riscontrati valori di ematocrito troppo alti (alcune persone soffrono realmente di questa disfunzione) e il corridore viene squalificato assieme a tutta la squadra.
- Giro 2001, i NAS fanno irruzione nelle camere di molte squadre durante il pernottamento a Sanremo e sequestrano sacche per l'emotrasfusione e sostanze dopanti.
- Dario Frigo, rimane coinvolto nell'inchiesta del 2001 e ammette di aver usato epo. Dopo una squalifica di 2 anni torna a correre ma al Tour del 2005 la gendarmeria lo arresta, a seguito del ritrovamento di sostanze dopanti nel bagagliaio della sua auto (fu fermata la moglie alla dogana).
- Jan Ullrich, il teutonico vincitore del Tour del 1997 viene trovato positivo alle anfematime nel 2002 e squalificato per un anno.
- Operaciòn Puerto, nella primavera del 2006 questa indagine della polizia spagnola porta alla luce un'organizzazione gestita da un medico e un direttore sportivo che (tra le altre cose) si dedicava alla vendita di sostanze dopanti, autoemotrasfusioni, ormoni della crescita.La polizia scopre i nomi di ben 58 ciclisti professionisti legati a questa organizzazione. Rimangono coinvolti nomi di spicco quali Ullrich, Ivan Basso, Alejandro Valverde e Michele Scarponi.
- Lance Armstrong, 7 volte vincitore del Tour: su di lui accuse e sospetti ma mai nessuna prova.
- Floyd Landis, vince il Tour nel 2006 ma viene riscontrata la sua positività all'EPO in vari controlli: viene squalificato e privato della 'maglia gialla' poi comincia a fare nomi tra cui proprio quello di Armstrong.
- Michael Rasmussen, domina il Tour del 2007 ma a 2 giorni dal termine viene allontanato perchè non si era presentato a un controllo antidoping. Successivamente si ritira
- Stefano Garzelli, Gilberto Simoni: positivi all'EPO nel Giro del 2002.
- Riccardo Riccò, Leonardo Piepoli insieme a un altro compagno di squadra vengono arrestati dai gendarmi per positività al CERA (sostanza dopante di ultima generazione) nel Tour del 2009.
E l'elenco si può arricchire con i nomi di Petacchi, Sella, Heras, Di Luca, Vinokourov, Contador e tantissimi altri rimasti coinvolti in scandali, squalificati, raramente graziati e quasi mai 'rei confessi'. Lasciando da parte le scuse dei furbetti, lasciando da parte quello che penso sul doping in generale, fermiamoci un attimo a guardare la lista che ho pubblicato. Sono corridori vincenti, altri meno, corridori famosi e altri meno. Sono tanti e ad ogni corsa (che sia una gara a tappe, una in linea non fa differenza) ne viene beccato qualcun'altro. Torri ha detto quello che pensano tutti, (anche a giudicare dai commenti sul sito della Gazzetta) anche chi ora lo condanna e vorrebbe le sue dimissioni. Pensare che un corridore dica mi dopo perchè lo fanno tutti è come ascoltare un politico della prima repubblica (senza fare nomi, Craxi) che giustificava le sue malefatte dicendo è così che fanno tutti. Potete dire che è sconcertante, drammatico, irragionevole ma il ciclismo è questo. Io mi sforzo di credere quando vedo Basso sorridente vincere il Giro dopo la squalifica senza strafare o Nibali vincere la Vuelta lottando fino alla fine con i rivali, ecco mi sforzo di credere che questi corridori siano leali magari non pulitissimi ma leali.
Solo su pochi non avevo dubbi: cioè su quelli che erano regolari e primeggiavano nelle gare a loro adatte. Ad esempio Bettini che è sempre stato un corridore da gara di un giorno e non s'è mai 'trasformato', oppure il compianto Ballerini, Tafi, Zabel. Loro a volte ottenevano grandi vittorie ma avevano spesso dei momenti no, momenti in cui non andavano. I corridori moderni invece sembrano tutti degli automi, anche quelli che 'soffrono' e arrivano ultimi sono dopati. Nei grandi giri gli ultimi in classifica hanno distacchi di ore dai primi eppure spesso vengono riscontrati valori di positività a varie sostanze illecite. Probabilmente nel gruppo qualcuno pulito sul serio c'è ma quanti? Forse l'1% cento? E parliamo di professionisti, quelli che devono dare l'esempio.
Torri ieri ha detto che la sua era solo una provocazione ma non ha smentito nulla. Molti lo vogliono fuori dai giochi perchè come sempre, come in ogni categoria, chi ha colpe è colui che denuncia e non chi commette reati (anche se in Italia il doping non è reato penale ma semplicemente sportivo) in questa repubblica delle banane.http://iofuoridalcoro.blogspot.com/feeds/posts/default?alt=rss

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