Non dovrebbe esserci bisogno attendere sentenze per rottamare gli esponenti, giovani e meno giovani, ma tutti navigati, che da anni e, in certi casi, decenni animano la scena politica della città.
Alcuni, i più in vista, quelli che non hanno nascosto le proprie ambizioni avendole impresse nel tessuto urbanistico cittadino, sono stati mandati a casa dai cittadini nel 2009. Ma poi sapete come succede in Italia: sai chi non voti, non sai chi voti. Molte scorie sono rimaste altre se ne sono aggiunte, ne parleremo nel 2014.
Ora, per parlare della sentenza di ieri, 31 ottobre 2012, con un minimo di rispetto per la parti coinvolte, imputati, parti lese e burocrazia giudiziaria, dobbiamo ricorrere ad altri, sopra il filmato di TVParma sotto il resoconto neutrale del "blogfidentino".
PROCESSO PER DIFFAMAZIONE - CONDANNATI MALVISI E MORZA
Dopo nove mesi di udienze, si è concluso con una sentenza di condanna il processo che nel primo pomeriggio di mercoledì 31 ottobre c.a. vedeva il segretario del Pd fidentino, Davide Malvisi, e un membro della sua segreteria, Federico Morza, imputati di diffamazione nei confronti di Francesca Gambarini. La vicenda: Tutto nasce da un esposto di Francesca Gambarini. Insultata e diffamata, in modo anonimo utilizzando i commenti di un blog (Piazza Fidenza). La Polizia Postale cominciò ad indagare al fine di rintracciare il nome o i nomi di chi, nascondendosi dietro l'anonimato e utilizzando i commenti di un blog (Piazza Fidenza), offendeva e diffamava; enigma risolto anche perché, ripercorrendo la rintracciabilità degli ID dei commenti diffamatori, la Polizia Postale individuò i Pc da dove partivano i commenti, cioè dal Pc personale in uso da Davide Malvisi e da quello in uso da parte di Federico Morza. Entrambi, dopo altre indagini da parte della magistratura, venivano citati in giudizio con l'accusa di avere offeso la reputazione di Francesca Gambarini con commenti diffamatori pubblicati sul blog Piazza Fidenza in modo anonimo; la prima udienza del processo venne fissata per il 27 gennaio c.a.. Ne seguirono altre tre, l'ultima il 31 ottobre scorso. La condanna Accertati i fatti, sentite le testimonianze, verificata la documentazione, per il Gudice la sentenza è di condanna. Malvisi e Morza, in sostituzione della pena detentiva, come prescrive la legge (art. 53 L. 689/81), dovranno pagare una pena pecuniaria: 4.000 euro Malvisi, 3.000 euro Morza. Inoltre, entrambi, dovranno rifondere le spese processuali e pagare alla parte offesa altri 10.000 euro di risarcimento provvisionale, somma che è immediatamente esecutiva, rinviando il risarcimento totale e finale al giudizio civile da eventualmente instaurarsi solo dopo il passaggio in giudicato della sentenza penale.Naturalmente Malvisi e Morza, come già annunciato in una precedente conferenza stampa e come loro diritto, ricorreranno in appello.
Da "blogfidentino"