Magazine Diario personale

Così semplice da sembrare idiozia.

Da Valentediffidente

Così semplice da sembrare idiozia.Ho messo le mani in tasca, dando le spalle al mondo, e me ne sono andato. Prima di farlo ho pisciato nelle botti di vino e fatto cose ben peggiori al cibo di coloro che rimanevano. Mi hanno accusato di pazzia, di aver perso interesse in tutto. Non è che non mi interessasse più nulla, anzi, è l'esatto contrario. Mi riusciva sempre più pesante sopportare l'umiliazione delle arti, del pensiero e della libertà. Per questo ho deciso di allontarmi, nessuno potrà accusarmi di complicità. In tutto e per tutto ora sono libero e innocente, almeno nelle intenzioni. Ora, qui dal mio rifugio, posso scrivere poesie per sordi, comporre canzoni per muti e dipingere quadri per ciechi. Non è affatto assurdo tutto questo, non è tempo perso. Il tempo veramente sprecato è scrivere poesie, comporre canzoni e dipingere quadri per persone prive di cuore. Però tornerò, quando tutti si saranno dimenticati di me, tornerò. Devo ancora capire se per annientarli o per aiutarli a capire o, forse, per entrambe le cose.
Qualcuno scrisse "Meglio scrivere per se stessi, e non avere pubblico, che scrivere per il pubblico e non avere se stessi". Condivisibile, condivisibilissimo. A volte mi viene da pensare che queste parole siano molto più efficaci dei dieci comandamenti.

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