Un semplice e piccolo astronauta si ritrova nel bel mezzo dell’universo con l’ingrato compito di dover riportare la vita su tutti i pianeti che lo circondano. Questo è il piccolo incipit che ci porta ad impegnarci nelle gesta del protagonista di Cosmochoria, questo arcade game sviluppato da Nate Schmold e disponibile su PC tramite Steam. Questo piccolo ma grande titolo non presenta chissà quali preamboli dal punto di vista della narrazione e lascia praticamente tutto all’azione di gioco che ci permette, armati all’inizio di un jepack una pistola laser e tanto coraggio, di esplorare tutto ciò che ci circonda.
Tanti piccoli YggdrasilLa prima cosa che saremo chiamati a fare una volta approdati su un pianeta sarà quella di piazzare un bandiera segnaletica che ci permette di apprendere il suo nome e successivamente, tramite il menu disponibile con la pressione del tasto S (o di quello appositamente scelto una volta modificati i comandi), si può selezionare il seme da piantare. All’inizio di ogni run all’interno del gioco si ha a disposizione un singolo seme e quindi è assolutamente necessario attendere che la pianta di turno sbocci per poter raccoglierne un numero maggiore e procedere così a piantarne di più simultaneamente. Nel corso di questa fase di rinvigorimento dei diversi pianeti non sarà assolutamente semplice portare a termine il proprio compito. Infatti, ufo creature aliene e mostri di ogni tipo faranno di tutto per eliminarci o rallentare il nostro lavoro. A darci manforte ci penseranno due tipi d’installazioni che potranno essere costruite solo dopo aver raccolto quelli che possiamo definire dei veri e propri mattoni. La prima di queste due strutture, che ricorda vagamente il triangolo degli “Illuminati”, colpirà tutti i nemici che si apposteranno nelle sue vicinanze, la seconda, invece, avrà un potere molto più grande anche grazie al suo colpo infuocato capace di seguire i nemici che vengono inquadrati.
A nostro supporto c’è anche la possibilità di installare un vero e proprio scudo deflettore che nel suo raggio d’azione ci rende per un breve periodo di tempo, che varierà a seconda dei colpi subiti, immune ai raggi laser provenienti dalle navicelle nemiche. Questi elementi ci consentono quindi di continuare a piantare i semi necessari a riempire la barra di completamento a forma di cuore e quindi a ridare vita al pianeta sul quale siamo precedentemente atterrati.
Drago spaziale incendiali!I nemici che sono stati realizzati per Cosmochoria sono non pochi e si differenziano tra di loro per caratteristiche sia di resistenza vera e propria che di attacco. Avremo contro di noi le creature aliene che vengono fatte atterrare dagli ufo che fluttuano nello spazio. Questi saranno in grado di attaccare semplicemente corpo a corpo e quindi è necessario fare molta attenzione a come direzionare il fuoco della nostra arma. Gli ufo, invece, oltre a colpire con dei veri e propri raggi laser, potranno addirittura gettarsi sul protagonista con veri e propri assalti kamikaze. Altre tipologie di creature prevedono mostri in grado di gettare veri e propri fulmini verso il suolo, dei mostri ingordi di cristalli, valuta all’interno del gioco, o addirittura dei lunghissimi draghi che fungeranno da veri e propri boss che si potranno incontrare nel corso dell’esplorazione. Questi, diversamente dagli altri nemici, saranno caratterizzati da una lunga barra d’energia che apparirà nella parte alta dello schermo e saranno davvero molto ostici da buttare giù considerando la loro incredibile mole e il fatto che l’unico punto debole di tutto il loro lunghissimo corpo è la testa. In questo caso sarà assolutamente necessario calcolare bene l’utilizzo delle proprie armi e di tutte le strutture che è possibile creare al primo segnale di avvicinamento di uno di questi draghi.
Chiaramente il buttare giù queste creature non farà altro che farci acquisire i sopra citati cristalli che, all’inizio di ogni partita, potranno essere spesi per acquistare potenziamenti di ogni tipo. Questi vanno dall’aumento dei punti vita alla benzina del jetpack passando per armi, armature, materiali di costruzione e tutto ciò che è possibile rendere migliore per affrontare il nostro viaggio alla scoperta e alla salvezza di quest’universo.
Controlla il tuo slancioLe fasi puramente esplorative di Cosmochoria si basano completamente sull’utilizzo del jetpack. Questo sarà controllabile o utilizzando la barra spaziatrice o con il tasto destro del mouse, salvo diversa configurazione. È importantissimo tenere sempre in considerazione non solo il quantitativo di carburante a disposizione ma anche l’angolazione e l’intensità della spinta che è possibile impartire al nostro protagonista. Superata la forza di gravità del pianeta, che rallenta in parte la corsa, appena entrati in pieno spazio non sarà difficile perdere completamente la rotta e ritrovarsi sbalzati verso i confini della mappa e quindi rischiando di perdere la vita e ricominciare tutto da capo. Infatti, Cosmochoria presenta una forte componente “roguelike” che alla morte ci porta irrimediabilmente a ricominciare l’avventura quasi completamente da capo. Questo potrebbe far giungere un po’ di frustrazione visto che potrebbe realmente capitare di doversi scontrare con vere e proprie orde di nemici che, in combinazione ad un boss, non danno molta via di scampo. Altro piccolo neo della produzione targata Nate Schmold è l’apparente “endless”. Il gioco può sembrare completamente privo di un vero e proprio finale lasciando quindi strada alla semplice raccolta di tutti gli artefatti o di tutti i potenziamenti come punto d’arrivo di Cosmochoria. Non c’è da dimenticare anche il sistema di puntamento che viene azionato dal mouse. Questo permetterà di sparare colpi a 360 gradi ma a causa della conformazione rotonda di tutti i pianeti, questi potrebbero risultare inefficaci contro i nemici a terra vista la curva del terreno.
Parlando invece della vera e propria realizzazione tecnica di questo prodotto, possiamo tranquillamente affermare di trovarci davanti un qualcosa di molto semplice ma che ha il suo stile particolare e molto colorato. Lo spazio nero e costellato di stelle bianche, insieme ai pianeti realizzati principalmente con tonalità di colore tendenti allo scuro, fanno da contraltare ai colori sgargianti delle piante e dei diversi nemici presenti a schermo. Anche la fluidità del gioco è veramente sorprendente anche grazie alla poca complessità dell’aspetto grafico. Il sonoro è davvero delizioso e viene costellato sia da brani completamente tranquilli e rilassanti ad altri che con i loro ritmi incessanti aumenteranno drasticamente la frenesia di quei momenti in cui è importantissimo essere pronti con i riflessi per abbattere tutti i nemici che compaiono in quel frangente.