Eric Packer, 28enne manager rampante di Wall Street, sposato a una ricca ereditiera a bordo della sua limousine bianca si imbarca per una vera e propria odissea per le strade di Manhattan solo per sistemare il suo taglio di capelli dal suo barbiere preferito. Avrà modo di fare incontri di ogni sorta, fuori e dentro la sua limousine ipertecnologizzata, tra cui sua moglie, un'amante, il suo medico che gli fa rivelazioni sconvolgenti sulla sua prostata asimmetrica e alla fine addirittura il suo killer giustiziere, Benno.
Ho sempre adorato Cronenberg e il suo cinema "mutante" e non sono scettico per natura ma qui devo ammettere che durante la visione mi è calata alcune volte la palpebra, anzi entrambe , tanto da costringermi più volte a ritornare indietro e rivedere la parte in cui ero stato "disattento".
Pensavo fosse colpa mia e invece rivedendo il tutto la responsabilità non era solo da questa parte dello schermo.
Cosmopolis è un coacervo di chiacchiere interminabili, di avvenimenti con poco senso e ben presto si dimostra sfiancante.
Il problema non è Pattinson che nella sua fissità marmorea all'interno di un film come questo arriva ad avere un suo perchè, il problema è che l'horror vacui qui raccontato è talmente immoto nei suoi arzigogoli da essere insopportabile sia per uno spettatore medio che per uno più smaliziato.
Cosmopolis è come una corazza impenetrabile, non permette a nessuno di entrare al suo interno a tal punto che sembra infischiarsene sia delle regole dell'entertainment ( richiamato dalla presenza del vampirello emo Pattinson) sia della dialettica autoriale pura di Cronenberg che qui appare abbastanza irriconoscibile.
Si fa fatica a riconoscere l'autore canadese nelle pieghe di questo delirio logorroico racchiuso tra le quattro mura di lamiera di una limousine dotata di ogni bendiddio tecnologico.E il paragone che qualcuno ha fatto con Holy Motors di Carax, come questo ambientato in parte su una limousine( lo spunto della giornata lavorativa itinerante è lo stesso ma poi le analogie terminano subito) si rivela parecchio ingeneroso verso il film di Cronenberg.
Il viaggio che la lussuosa automobile compie è un percorso a ostacoli che gradualmente ci rivela il vero io di Eric Packer , il giro per le strade di Manhattan diventa metafora di una scoperta graduale di quello che si nasconde dentro questo manager milionario un po'sbruffone.
Però se la prosa di De Lillo aveva un senso e un pregio racchiusa nelle pagine di un libro, il suo fascino è irrimediabilmente perduto nel suo passaggio al cinema.
Nonostante la cornice sia sontuosa: il film è confezionato ad arte però da spesso l'impressione di un involucro con il nulla dentro.
In molti hanno visto dentro Cosmopolis tutta la summa del verbo cronenberghiano: sarà anche così ( anche se per me non lo è, trovo forzatissime queste interpretazioni) ma un film dove le metafore si mangiano tutto il resto in nome del lanciare un messaggio, non è il miglior veicolo per l'arte del grande regista canadese.
E' stato detto anche che il romanzo di De Lillo ha anticipato l'inquietudine finanziaria di questi ultimi anni : vero, ma a questo punto è molto più appassionante sentirsi un notiziario economico che vedere questo film.
In cui per sua stessa ammissione, Cronenberg ha lavorato soprattutto di copia/incolla per quanto riguarda molti brani del romanzo, limitandosi ai raccordi tra un incontro e un altro.
Cosmopolis, road movie esistenziale all'interno di una limousine, delude su tutta la linea.
Neanche le fans twilightiane hanno abboccato.
( VOTO : 4 / 10 )
Magazine Cinema
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Subject 0 : Shattered Memories ( 2015)
Durante un importante incontro di lavoro Robert è chiamato urgentemente a casa dalla polizia in quanto la moglie Laura è stata ritrovata nuda nel letto assieme ... Leggere il seguito
Da Bradipo
CINEMA, CULTURA -
Alla 39ª eclisse (1980)
Il mio strano metodo di ricerca film mi ha portata ad imbattermi nel peculiare Alla 39ª eclisse (The Awakening), diretto nel 1980 dal regista Mike Newell e... Leggere il seguito
Da Babol81
CINEMA, CULTURA -
eXistenZ (di David Cronenberg, 1999) e la Nuova Carne: cos'è reale?
E' vero che non sto guardando più film (nuovi). E' vero che non mi sto più informando sulle uscite e sui vari progetti legati all'industria cinematografica. Leggere il seguito
Da Frank_romantico
CINEMA, CULTURA -
Il calendario di giugno 2015
- LA FEBBRE DEL SABATO SERA di John Badham (1977), ore 21.15, RAI MOVIE - GETTA LA MAMMA DAL TRENO di Danny DeVito (1987), ore 23.00, LA7D - POLLO ALLE PRUGNE d... Leggere il seguito
Da Ifilms
CINEMA, CULTURA -
Stasera alle 21,15 su Rai Movie La febbre del sabato sera
Anno: 1997Durata: 114'Genere: MusicaleNazionalita: USARegia: John BadhamLa febbre del sabato sera (Saturday Night Fever) è un film musical del 1977 diretto dal... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
William Buehler Seabrook (Pt.2)
Nel 1929 William Buehler Seabrook cominciò un lungo viaggio che dalla Costa D'Avorio lo portò oltre diecimila chilometri più in là, a est di Timbuktu, nelle... Leggere il seguito
Da Theobsidianmirror
CINEMA, CULTURA, LIBRI -
Crema per il contorno occhi ? Questione anche da uomo
Chi dice che quello delle rughe intorno agli occhi sia un problema affrontato soltant Leggere il seguito
Il 07 marzo 2025 da Nicolasit
BELLEZZA, PER LEI