Il “Broiaccio” di quello che capitò quella terribile notte tra il 13 ed il 14 Gennaio 2012. Ecco il DOCUMENTO UFFICIALE
A distanza di giorni dalla grande tragedia del Costa Concordia affiora, tramite il “Broiaccio” della Capitaneria di porto dell’isola del Giglio tutto il susseguirsi degli avvenimenti quella tragica notte tra il 13 edil 14 Gennaio 2012. Da questo libro della Capitaneria di Porto emerge tutto il divario di tempo intercorso fra il naufragio e la richiesta di aiuti.
Ed ancora il dubbio quesito di come mai la richiesta di aiuto da parte del capitano Schettino, non pervenne nei tempi dovuti alla Capitaneria di porto del Giglio. Ma il fatto più inquietante è che la richiesta di aiuti pervenne da una passeggera del Costa Concordia che, tramite un giro di telefonate fece sapere la situazioni ad un Brigadiere il quale, a sua volta la riportò al Capo di turno della stessa Capitaneria di porto. Un giro articolato che fortunatamente mise in moto l’allerta della Capitaneria.
Ma la domanda più dubbia è: come mai il capitano Schettino aspettò molto tempo ( si parla di 68 minuti intercorsi da quando successe lo speronamento e la conseguente grande falla) per dare la richiesta di “SOS” alla Capitaneria?
E ancora, pare che il Capitano Schettino abbia telefonato ( in quel lasso di tempo) ai vertici della Costa Crociere per decidere il “da farsi”. E perché Schettino, interpellato dalla Capitaneria dopo la richiesta “ triangolata”(di cui ho parlato sopra) tergiversò dicendo che avevano solo dei problemi a bordo dovuti ad “un black-out di 20 minuti” quando, suppongo, avesse già chiaro cosa purtroppo fosse successo?
Cosa si dissero in quel “buco operativo” i Vertici della Costa Crociere e Schettino? Avrebbe potuto quell’ora, o poco più, di “tempo buco” dare alla Capitaneria di porto del Giglio la possibilità di salvare altre vite?
Ecco allegato il tabulato cronologico della Capitaneria di porto del Giglio:
il brogliaccio
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake